Sono deluso, inutile cercare di nasconderlo con formule grondanti ottimismo e scarsa sincerità.
Ho iniziato questo blog pensando di
raccontare il procedere di anni di avventura nel trail e nelle corse
di lunga distanza. Questo blog, tradendo gli scopi per i quali è
stato generato, testimonia invece speranze fittizie e concrete
delusioni, tanto che negli ultimi tempi mi ero perfino autocensurato,
nell'ottica di una buffa scaramanzia, evitando di dire quali erano i
miei progetti.
Ora che, per l'ennesima volta, questi
progetti li cancello, li metto “su carta”. E poi me ne vado per
un po'.
Volevo fare la sei ore di Buttrio (Ud),
cercando di mettere nel circuito il meglio di me e contando poi a
quanti km corrispondesse.
Volevo regalarmi un fine settimana
lungo a Klagenfurt per il mio quarantesimo compleanno e correre lì
il trail del Woerthersee, che mi pare ammonti a 56 km.
Non farò nulla di tutto questo.
Non riesco ad allenarmi a sufficienza,
non riesco a trovare il tempo. Credevo di poter raccogliere una
settimana di buona corsa durante le ferie da mare che sto
trascorrendo in Salento. Credevo di riuscire a fare un lungo da
quaranta km circa. Credevo e basta.
Non sono problemi fisici, è
“semplicemente” finire di far finta e capire che non sono
(ancora?) quel tipo di atleta là, che non sono capace di tarare al
meglio gli impegni per trovare lo spazio da dedicare agli
allenamenti. Crescendo magari imparerò.
Mi volto indietro e vedo che, di cose
lunghe, nel 2011 ho corso l'Urban Trail di Lione. E basta.
Nel 2012 la sei ore di Venezia. E
basta.
Ma continuo a sognare 100 miglia, a
guardare il sito della Western States per individuare le gare
qualificanti e ipotizzare fumose trasferte. Credo di aver raggiunto
un livello in cui la mia vita da ultratrailer / ultramaratoneta
assomigli più all'astrazione del videogioco che alla realtà delle
gambe.
Lo so che non ci sarà mai un momento
in cui ci si sente davvero pronti per una gara davvero lunga, ma ho
accumulato quel minimo di esperienza che mi aiuta a capire: con i miei ritmi di
allenamento il non sentirsi pronti è una semplice constatazione
della immutabile realtà.
Che fare?
Per il momento, smettere di porsi
obiettivi che non sono capace di raggiungere … correre (ma in
generale allenarsi) con la dovuta umiltà … familiarizzare con il
principio di realtà … prendersi una pausa dal blog …
Caro Caio,
RispondiEliminanon ho scritto molto sul tuo blog e me ne dispiaccio, come mi dispiace leggere queste tue righe di sconforto. Però pensa che hai tanti altri interessi dei quali scrivere: la tua cultura musicale è vastissima, il tuo gusto nel cinema è poliedrico, le tue variegate letture abbracciano arti e culture di tutto il mondo. Inoltre pensa al lavoro più bello del mondo cioè fare il papà.... Il blog non si chiude, il blog si cambia... Ti senti cambiato anche tu? Bene cambia la veste del blog e trasformalo in qualcos'altro e scrivi di altri argomenti che di sicuro non ti mancano. E poi, come diceva l'amico Nietzsche: "ciò che non mi distrugge, mi rende più forte".
Forza mulo!!!
Max
Mi spiace leggere della pausa dal blog e ti capisco quando ti sei autocensurato. In questo periodo a me va tutto bene ma in passato ho dovuto fare pure io pratica di autocensura.
RispondiEliminaPer me è molto più semplice trovare il tempo perchè vivo da solo, per te sicuramente ci sono legami ed incastri vari impossibili da trascurare. Non so dare consigli ma posso dirti che il fatto di correre al mattino molto presto, di fare una regola di questo aspetto, mi ha semplificato molto la vita in relazione agli altri miei pur scarsi impegni. Mi ha dato regolarità negli allenamenti e, di conseguenza, ha portato ai risultati.
Non so se sia una strada percorribile per te, ad ogni modo, se già non l'hai fatto, magari prova a pensarci.
Ciao
un momento di sconforto o un'analisi cinica e spietata? Secondo me, di cose belle, ne hai tirate fuori dal cilindro. Ricordo, ad esempio, quando ci siamo quasi incontrati su a Riva del G.; io con la moglie e le 3 eredi a far le Bertone, tu con l'amico a correre un'improvvisata Rovereto Riva A/R. Lì, per un attimo, ti ho invidiato ma poi son tornato nel mio ruolo, ho riacciuffato le mie priorità ed ho cominciato ad elaborare altri e nuovi progetti che si chiamano compromessi.
RispondiEliminaCaro amico,
RispondiEliminati ricordo che i tuoi racconti sono anche serviti da stimolo a me, Gis e tanti altri che non conosco per riprendere la passione della corsa e cominciare ad avvicinarsi a quella del trail: soprattutto grazie a questi stimoli sono arrivato a correre la Cortina Trail quest'anno e pronto a nuove sfide (c'è la Cavalcata Carsica a fine autunno). Prenditi pure una pausa, se la ritieni utile, ma che non sia troppa lunga: siamo ansiosi di leggere "nuove avvventure" (e non solo di trail...).
Il tuo vecchio amico Gigi
Blog di Caio,racconta altro,poniti obbiettivi più raggiungibili nel breve...poi,alla fine,è giusto fare quello che uno sente,non è un obbligo,quindi se vuoi prenderti una pausa è giusto farlo..
RispondiEliminaps ho letto e invidiato la tua esperienza olimpica,ma dall'ipad mi da problemi quando tento di rispondere.. ;)
Grazie a tutti!
RispondiElimina@ Emiliano - i problemi fisici sono decisamente più scorbutici dei miei: perché di fronte a quelli dipende da te solo fino ad un certo punto!
@ Max - un vero amico per di più sai cocolo. Ho provato a fare del blog qualcosa di più di un racconto di corsa, ma secondo me non ci sono riuscito a pieno. Il tuo consiglio però mi piace molto.
@ Drugo - detto che il tuo blog è davvero bello, provo ad imparare da te. La corsa alla mattina presto è un'ottima idea, ci ho provato senza la dovuta costanza. Magari inizio provandoci una volta a settimana, quando non è il mio turno per accompagnare Matj al nido e al lavoro ci posso andare un po' più tardi.
@ Ciccò - LE due cose. Sia sconforto, sia analisi. Vero che qualcosa ho fatto, ma rispetto a quello che avrei voluto fare mi sono reso conto che manca tanto, forse troppo.
@ Gigi - è molto appagante sapere di essere stato di stimolo per qualche amico. sì, è proprio quello che voglio: mi prendo una pausa ma non chiudo. Voglio capire come riuscire a risolvere la mia insoddisfazione adeguando allenamenti e obbiettivi. Ma senza scriverne.
@ Insane - sottoscrivo e mi prendo la pausa. Quanto all'Olimpiade, è stata una cosa magnifica.
@ Tutti - resta il fatto che la mia insoddisfazione parla di corsa, non di altro. Per il resto, siamo a cavallo :-))
Ciao CAIO!!! Come e quanto ti capisco!!!
RispondiEliminaAnch'io ho accantonato progetti podistici di rilievo e più in generale HO DECISO di accantonare la corsa; in parte per i motivi da te descritti (fatico a conciliare gli allenamenti necessari per fare lunghe distanze con i molteplici impegni che ho!) e poi anche per altre ragioni (una altri interessi, voglia di sperimentare nuove cose, voglia di fare tabula rasa di tutto ciò che mi sta intorno da tempo ...in particolare le persone!...) insomma LA VITA CAMBIA, SI EVOLVE ed IO HO VOGLIA di cambiare con lei, di provare a vedere nuovi orizzonti..
Così anche il mio blog pur mantenendo la stessa veste non parla più di corsa da tempo, ma di montagna; prova a cambiare e poi chissà magari un giorno tornerai a parlare di corsa, ma la vita mica è solo quello!!!
Un abbraccio grande grande....
Grazie Barbara, i consigli sul fare del blog un contenitore che va al di là della corsa si ripetono, e sono buoni consigli. Quindi ne tengo conto. Buone montagne! Io continuo certo a fare il lettore
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