venerdì 21 ottobre 2011

Trail Autogestito del Carso Isontino: sarà un successo?

Ci siamo quasi. Sto aggiornando il menu: chi partecipa attivamente al III tempo e non ha ancora scritto cosa porta può provvedere?.
Vorrei preparare una lista dei camminatori, mi aiutate?


E andiamo con la presentazione del trail organizzato da me, con la collaborazione indispensabile di amici che corrono e amici che non corrono.

Data: domenica 13 novembre.
Luogo: Sagrado (Gorizia) - parcheggio della Stazione Ferroviaria.
Ora  di partenza: 9.30
L'idea che sta alla base di un TA è quella di proporre a compari di passione un percorso di corsa in natura al quale siamo particolarmente legati o dal quale siamo particolarmente attratti. Lo si fa senza nessuno spirito agonistico e scegliendo come punto di riferimento l'andatura del più lento.
Inevitabilmente durante la corsa il gruppo un po' si sfalda: ad ogni bivio ci si aspetta. Le soste per guardarsi intorno e fotografare sono ben accette e fanno parte del gioco. E' gradita la chiacchierata ininterrotta.
Elemento fondamentale di un TA è il Terzo Tempo, momento di allegro rifocillarsi dopo la corsa.
Fatta l'introduzione, andiamo nel concreto.
Il percorso che ho scelto si sviluppa sul Carso Isontino per un totale di 23km circa. C'è del dislivello, che non sono riuscito con i miei mezzi a misurare bene, non certo eccessivo: lo stimo intorno ai 400m. I saliscendi sono continui. Da non sottovalutare l'infido fondo carsolino: molto sassoso e instabile, richiede attenzione e buone scarpe. 
La partenza è fissata nel comune di Sagrado (stazione ferroviaria), dopo un breve tratto asfaltato si imbocca un sentiero che sale fino alle Alture di Polazzo. Qui ho inserito una variante rispetto allo scorso anno: gireremo attorno alle alture per arrivare alla "Crosara" e piegare da lì a sinistra su di uno stretto sentiero che porta alla carrareccia del Cippo Corridoni. Di qui, sempre su sterrato, raggiungeremo San Martino del Carso dove troveremo l'unico punto acqua del TA (meglio avere qualcosa con sé). Da San Martino saliremo alla vetta del Monte San Michele, non prima di averlo costeggiato attraversando il sentiero dei "32 Cippi", luogo rimasto famoso per le battaglie della Prima Guerra mondiale.
Qui anche una notevole vista sul Golfo di Trieste, lo scorso anno impedita dalla nebbia.
Dalla vetta del Monte San Michele con una breve deviazione potremmo andare a visitare i resti di una trincea. Risaliremo e dopo breve tratto asfaltato troveremo un sentiero che ci condurrà in rapida discesa verso il Bosco Cappuccio (comune di Poggio III Armata: tutti nomi da guerra, purtroppo). La corsa nel bosco non sarà delle più riposanti: qui il saliscendi è davvero continuo e il terreno spesso accidentato. Nulla di paragonabile ai sentieri alpini, intendiamoci, ma comunque c'è da stare attenti alle caviglie!
Usciti dal bosco risaliremo per un breve tratto costeggiando la tenuta Castelvecchio e prenderemo l'ultimo sentiero di giornata che ci riporterà a Sagrado.
Il Terzo Tempo sarà, come il trail, autogestito e riunirà trailer, camminatori e simpatizzanti. Ho prenotato la sala parrocchiale di Sagrado, lì ci trasferiremo al caldo (c'è bagno ma non doccia: il trailer deve pure puzzare almeno un po'!) per mangiare e bere in allegria.
La sala non costa nulla: offerta libera. 
Alcune note organizzative. Per chi non corre e sperando nella bella giornata è prevista una passeggiata sul sentiero 32 cippi, comodamente raggiungibile in macchina. La passeggiata sarà guidata da un fidato indigeno. Sono invitati caldamente bambini anche assai piccoli.
Per chi volesse approfittare del fine settimana e vedersi un bel pezzo di Venezia Giulia, sono disponibli alcuni posti letto a casa di amici e parenti del trailer che qui scrive e che lì non abita più: contattatemi. Abbiamo spazio per saccoapelisti, brandinisti e perfino qualche letto.
Sagrado è raggiungibile abbastanza comodamente anche in treno.
Le prime adesioni sono già arrivate.
Oltre a questa pagina, che manterrò aperta e dinamica per raccogliere iscrizioni e segnare il cibo per il Terzo Tempo, vi indico due link dedicati al TA:


Elenco trailer in aggiornamento:

1 Caio 3t (un prosciutto crudo intero)
2 Chiara (moglie Caio) 3t (l'altra metà del prosciutto)
3 Okabe - 3t (frittelle)
4 Mammut - 3t Pane e "Getorade dell'alta Marca"
5 Agnese - 3t (torta margherita e bibite)
6 Valentina -3t
7 Pier Luigi 3t (bevande varie e torta rustica)
8 Stefano (amico Pier) - 3t
9 Raffa 3t                        Bibite, birra e torta salata
10 Ronin (Gianmarco) 3t    Vedi Raffa
11 Michelep 3t
12 Lorenzo (con Okabe) - 3t Polenta e salame
13 Andrea (con Okabe) - 3t vedi sopra
14 Rudy - 3t (prosecco &...?)
15 Basilisco (con Milka al guinzaglio?) 3t
16 Alessio (da BS il compagno di corsa di Caio) 3t
17 Livia (da BS la compagna di corsa di Chiara) 3t
18 Ivan (che ama correre da Atene a Sparta no 3t)
19 Marco T. (no 3t)
20. Davide Z. (corro o cammino?) - crostata o dolce
21. Enrico - vedi Davide
22. Checo 3t - vedi Okabe&c
23. Moglie Checo - vedi Okabe&c


Passeggiata


1. Cristiano (guida del Carso)
2. Elisa
3. Gisss (guida del Carso)
4. Lara
5. Stefano
6. Elisa (classe 2002)
7. Daniele (classe 1999)
8. Cuginacaterina
9. Guzz 
10. Sara (con Pier Luigi)
11. Orzo 2 torte al cioccolato
12. Orza vedi sopra
13. Orzetto vedi sopra

Passeggiatori terzotempisti tutti, aspettiamo notizie sul menu
In stanby altri pargoli e altri adulti...

lunedì 17 ottobre 2011

CormorNONultra

Mi sono fermato al cinquantaquattresimo km di un corsa che ne contava sessantasette abbondanti. Ho corso per quarantasette km e quasi solo camminato per sette.
Questo è quanto. Ma un po' ve lo racconto seduto sul treno che dal Friuli mi riporta in Trentino e armato di potenti mezzi tecnologici quali carta e matita.
Sono stato molto in dubbio e qui l'ho scritto già, sulla partecipazione alla Cormorultra. Ho deciso martedì di provarci, consapevole di non avere un allenamento adeguato ma desideroso di verificare la possibilità di superare gli ostacoli che si sarebbero inevitabilmente presentati lungo la via. Non è andata come speravo, ma sono ugulamente soddisfatto.
Prima di tutto ho conosciuto meglio Michele (lui sì che l'ha finita, e con gran ritmo!) e con lui ho condiviso i momenti pre e post gara, oltre che i primi 19km di corsa. Poi lui ha aumentato e io no. E' stato davvero un piacere e non vedo l'ora di correre allegramente insieme sul Carso.
Poi c'è stata l'opportunità di vivere un'atmosfera di festa, rinnovare incontri con passati compagni di sentieri.
Per quanto riguarda la corsa, credo proprio di aver fatto buone scelte. Ho corso ad un ritmo tranquillo, di certo alla mia portata. Mi sono fermato il tempo giusto ai ristori, a metà gara ho approfittato della possibilità di cambiarmi e prendere fiato. E allora, perché ritirato? Ho finito la benzina, improvvisamente, tra i km 47 e 48 e lì mi sono mancate le forze per continuare a correre. Al punto acqua del quarantottesimo ho detto: "Mi fermo". I volontari lì presenti mi hanno consigliato: vai al passo fino al prossimo ristoro, mangia e vedi come va. E' stato un buon consiglio. Ho soprattutto camminato fino al ristoro del cinquantaquattresimo: mancavano 13 km che camminando avrei potuto completare, viste le ore che avevo a disposizione per rimanere nel tempo massimo. Però avrei preso freddo (ero vestito per correre, mica per camminare), di caricare le gambe con un peso tutto sommato inutile e per loro immeritato. E siccome vorrei chiudere l'anno con un bel trail, ho scelto così.
Da un recente dibattito aperto sul bel forum di Distanceplus ci si confrontava su quanto, in un'ultramaratona, conti la testa, quanto le gambe. Credo che per rispondere serva una premessa: senza l'opportuno allenamento la domanda non si pone. Contano le gambe, se parliamo di correre e non di camminare. Che è un altra cosa, molta bella e appagante ma diversa. Ero conscio di avere una cinquantina di km nelle gambe, il resto, mi sono detto, lo metto di testa. Ho molta fiducia nella mia forza di volontà, ma questa volta non mi è bastata.
Ora so quello che devo fare, e lo farò. Dipenderà tutto da quanta strada sarò in grado di macinare: se poca, saranno trail brevi e corse a distanza maratona; se molta saranno ultra. 
Non ho fretta e ho molta voglia.

domenica 9 ottobre 2011

Scarpe nuove e buone sensazioni

Si avvicina la stagione fredda e inevitabilmente aumenteranno i km su asfalto a scapito di quelli su sentieri. Arriva così il momento di assicurarsi un buon paio di scarpe. Mi piace andare nei negozi gestiti da appassionati competenti, anche per fare quattro chiacchiere e qui a Rovereto a trovato "Run Sport". Dopo qualche prova ho optato per un paio di Adidas Resp Stability 3M. 
Prima calzata stamattina, per un tragitto neppure breve contando che era il primo: 16km abbondanti sulla ciclabile, partendo da Rovereto e andando verso sud. Le sensazioni sono molto buone. Speriamo vengano confermate dalle prossime uscite. Comode, stabili (supporto antipronazione molto utile per me), leggere. 
E al di là delle scarpe, oggi quello che mi ha fatto piacere è stato sentire come giravano bene le gambe!



Poco tempo fa anche le scarpe da trail hanno reso l'anima ai sentieri. Le migliori in assoluto per me sono state un paio di Montrail, marca che faccio molta fatica a trovare. Allora ho optato per un classico: Salomon XA 3D Ultra (ma nomi più facili da memorizzare no?). Provate per ora molto poco e mi rimane un grosso punto interrogativo sulla allacciatura Salomon. Sarà perché non ci sono abituato, ma non mi convince, e soprattutto non convince il dorso del mio piede. Probabilmente devo trovare una maggior precisione nello stringere gli strani lacci Salomon: né troppo (quello che ho fatto), né troppo poco (quello che temevo di fare). Rimandate.
Ma la cosa migliore che io abbia mai acquistato per correre è lui, il protagonista della mia estate: portaborraccia termico a mano Nathansports. Provato ormai per davvero tanti km: tutto vero! La copertura termica funziona, il sostegno a mano è comodo, il taschino può contenere qualcosa di utile. Mi piace moltissimo. Ho dovuto prenderlo via internet in Inghilterra, ma ne è valsa davvero la pena!

E per finire il monologo chiacchierato di oggi, rimando la notizia che già sta prendendo spazio nel tamtam delle amiche blogger (GRAZIE!):
Ho fissato il TA del Carso Isontino: 
13 novembre 2011, ore 10, partenza da Sagrado (GO), 23km circa
Prenotata anche la sala parrocchiale per il III Tempo, che sarà autogestito anche lui. Avremo tempo per parlarne: a presto un post dedicato.

martedì 4 ottobre 2011

Alternative Nation

Il titolo per questo post è ispirato dalla memoria: ascoltando la radio mentre accompagno Mateja al Nido sono solito sintonizzarmi su Virginradio, ottima emittente dalle proposte spiccatamente rock. A lei piace molto, spesso balla. Una connessione tra ricordi mi ha rimandato al programma di MTV che mi guardavo nelle notti insonni degli anni Novanta, quando ancora pensavo di fare l'avvocato.
Cosa c'è di alternativo a suggerirmi il titolo?
Ma la ripresa dell'attività fisica, ovviamente! Avevo già dichiarato i miei intenti, e una volta tanto sono riuscito a rispettare i desideri.
Sabato ho messo Mateja nello zaino e siamo andati io e lei a passeggiare sopra Rovereto, tra la Campana dei caduti e il sacrario militare. Cinquanta minuti di passeggiata in bosco con dolce peso, Matj alternativamente a salutare le foglie o dormire.
Domenica colpo gobbo! Arriva dall'amico IlMauri la proposta di andare sul Monte Altissimo. Adesione. Chiara rientrata dalla sua due giorni ticinese, Mateja bimba da zaino ed io ci siamo. Con noi, oltre all'organizzatore, l'amico detto RicercatoreInfinito. Giornata splendida davvero, tanto sole e bella camminata. Compagnia di pregio a dar luce in aggiunta. Riprendo anche confidenza con il cibo affrontando i canederli in brodo del rifugio Chiesa. E bevo una birra dopo una settimana temo abbondante di ristrettezze gastriche.
La passeggiata è molto bella, affollata pure. Vale davvero la pena sia per la strada che per la meta molto più che panoramica: uno sguardo a 360° tra Trentino e Veneto, con il Lago a sciabordare ai nostri piedi.

Qualche immagine, copyright IlMauri: 

Finisce il Lago di Garda Nord


Allegria e cavalli

Il guerriero riposta, incurante del panorama

E, per il futuro, quanto bel sentiero da correre

Di alternativo c'è anche la pratica atletica propria dei momenti di sonno di Mateja, quando siamo soli a casa io e lei. Cyclette guardando partite di football NFL registrate dalle tv americane. Certo, che se il mio esercizio di lingua inglese continua a essere esclusivamente questo potrò disquisire di cornerback, strong safety, holding e offensive coordinator ma non saprò mai chiedere dov'è il bagno.
Non voglio chiudere senza un rimando ad una chicca scoperta grazie ad Alternative Nation, siore e siori a voi:

Gomez, Tijuana Lady


sabato 1 ottobre 2011

Virus dei piccoli

Dopo l'ultimo post nel quale mi ponevo delle domande, ho trovato delle risposte grazie ai vostri commenti (ancora una volta saluto anche chi si fa vivo su Facebook) e "grazie" al procedere degli eventi.
Sabato e domenica avevo corso particolarmente male?
Non deve essere estraneo al fatto il primo ricordo portato a casa da Mateja, direttissimo dall'asilo nido. Clamoroso vedere come riprenda una vigorosa unenne e come un sedicente ultratrailer quasi quarantenne. Mi ha messo ko, il microscopico ospite! Evidentemente la sensazione di assenza di forze in allenamento era da ricondurre anche alla presenza del virus ospite nel mio corpaccione.
Recito il mea culpa perché non ho rispettato i tempi di recupero, colpa di quel solito vizio di pensare che lavorare ammalati sia buono e giusto. Sbagliato! Questo invece è: sbagliato!
Sono rimasto alcuni giorni praticamente senza mangiare. Ho dormito malissimo e perso dei chili su di un peso forma che già è quasi al limite. Ricordate il post precedente nel quale mi auguravo un nuovo equilibrio per sonno e alimentazione? Non ancora, ma arriverà!
Da ieri sono riuscito molto lentamente a riprendere l'assunzione di cibo solido.
Niente corsa nel fine settimana, conto di farmi un paio di passeggiate con Mateja nello zaino.
Alla luce degli eventi, non posso che rinviare i progetti lunghi: tra due settimane non sarò in grado di correre per 70km o sull'Appennino per 50km salendo 2500D+. Poco male, ridimensiono gli obiettivi e mi prefiggo (almeno) un bel trail lunghezza maratona o giù di lì entro l'anno. 
Un paio di cose ancora:
Ivan Cudin ha rivinto la Spartathlon!
Ho fissato il TA del Carso Isontino: 
13 novembre 2011, ore 10, partenza da Sagrado (GO), 23km circa
Prenotata anche la sala parrocchiale per il III Tempo, che sarà autogestito anche lui. Avremo tempo per parlarne.