venerdì 30 aprile 2010

Veloce ma con calma

Di veloce c'è il post di oggi, che scrivo un po' di fretta. Di calmo c'è il ritmo che mi preparo a tener per l'AW di domani e domenica. Pioggia? Sole? Caldo? Freddo? Previsioni incerte, come incerta è ancora la suddivisione delle tappe tra me e Alessio: ne parleremo durante il viaggio verso Pontremoli. Ieri  sera ho fatto l'ultima sgambata pre AW in parco, correndo credo una cinquantina di minuti (ero senza orologio) e concludendo poi con una lunga passeggiata. Chiara mi era venuta incontro portandomi un ricambio asciutto, così ci siamo goduti assieme la serata quasi estiva chiacchierando. Poi pizza e nanna.

martedì 27 aprile 2010

domenica 25 aprile 2010

La settimana delle ville

Dopo la SeiVille di domenica scorsa, è toccato oggi alla Quattro Ville in Fiore. Abbiamo trascorso, Chiara ed io, il fine settimana in Trentino ospiti dagli amici Marina e Paolo.  Il sabato se ne va alla ricerca di un posticino bello dove fare le ferie io, Chiara e il suo pancione. Individuati i candidati al relax estivo, camminata digestiva verso un rifugio nei pressi alti di Trento. Arriva domenica e siamo pronti, perché dopo una ricerca su internet e tenuta conto la competenza geografica dei generosi indigeni, eccoci in partenza per Tassullo, in Val di Non. Posti bellissimi, meleti in fiore e panorami da urlo, in mezzo a monti qualcuno imbiancato, qualche altro ormai verdeggiante. Mattinata soleggiata e limpida. Perché proprio in Val di Non? Ma per correre la Quattro Ville in Fiore: ci mancherebbe.
La corsa è stata tosta: 10,5 km di saliscendi continui - quasi tutti su asfalto, ma non si può avere tutto -  respirando aria pulita e lasciando vagare lo sguardo sui monti che ti circondano. Percorso cattivo, fatto tutto di ripide salite e ripide discese, momenti per rifiatare mai e pianura sconosciuta. Gran divertimento. E domani provo ad aggiungere cartina e altimetria. Chiara non poteva mancare, correre no (o almeno non sempre), ma passeggiare eccome! Gran bel fine settimana... e domani linko o aggiungo altimetria e mappa.  

giovedì 22 aprile 2010

Ultimi dettagli prima della AW

AW è Abbots Way...
Settimana ben organizzata, questa che sta finendo. Lunedì riposo, martedì corto veloce con zaino. Siccome i 70 km in cinque giorni, tutti con zaino, mi avevano lasciato un po' di mal di schiena, ho preferito appesantirmi sul tratto breve. Il risultato è più che soddisfacente: ho tenuto un ritmo per me molto buono e schiena ok. Il percorso era su asfalto (obbligato dall'orario serale) con qualche piccolo strappetto. Mercoledì cyclette. Giovedì invece un bel giro sulle colline, senza zaino e solo con marsupio: un paio d'ore scarse di saliscendi continui; oltre alle gambe ho allenato anche la braccia, portando con me i fidati bastoncini. Sensazioni positive, mi sento in forma. Finirò la settimana con una corsetta tra amici oppure una non competitiva in Trentino, dato che ricambiamo la visita degli amici Marina e Paolo. 
La settimana prossima solo scarico e sabato e domenica Abbots Way in gemellaggio con l'amicone Alessio. Dopo di che... calendario vuoto: vediamo come esco dalla primavera più impegnativa della mia breve carriera e comportiamoci di conseguenza! Prima di mettere il carro davanti ai buoi, meglio far salire i buoi sull'Appennino...

martedì 20 aprile 2010

Sei Ville

Domenica mattina dedicato ad una delle più belle non competitive del Veronese, la Sei Ville, un giro tra le colline della Valpantena. Due anni fa, se non ricordo male, corsi qui la prima 21km non in allenamento della giovane carriera. Lo scorso anno mancavo, vista la concomitanza della maratona di Vienna. In queste due occasioni era stata organizzata anche una 42, ma stavolta no: peccato, l'avrei fatta volentieri.
Per l'occasione è scesa nel veronese anche una coppia di amici trentini, tutti e due alla partenza della 21. Chiara invece, sempre più panciuta ma certo non meno tosta "si accontenta" della tredici. Le previsioni del tempo sono pessime, dovrebbe piovere dall'inizio alla fine, ma così non è, per fortuna: nuvolaglia sì ma acqua niente. Il percorso non è propriamente "trail", ma quasi: c'è asfalto, ma non troppo, un po' di fango. qua e là. Saliscendi piuttosto frequenti, con belle vedute panoramiche sulle campagne intorno a Verona. L'organizzazione è perfetta: molti e gentilissimi i volontari, ogni deviazione è segnalata benissimo, i ristori sono generosi (strepitose le bruschette offerte nel parco dell'ultima villa).
Quanto a me, ho corso proprio bene, variando frequentemente il ritmo (era un allenamento...), provando la gamba soprattutto in discesa, il mio punto debolissimo. Mi sono divertito, gli amici si sono divertiti, la mogliettina si è divertita. Che volere di più? Tra le non competitive della zona, questa davvero è da consigliare.

venerdì 16 aprile 2010

Toronto Raptors - fine (ahimè) stagione

Eccomi di nuovo a parlare di basket, dopo qualche mese. So che il blog è frequentato soprattutto da runners, ma raccontarsi è anche farsi conoscere e non posso certo fingere che una parte di me sia rinsavita dal folle innamoramento per questo sport...
Avevo dedicato una riflessione tecnica ed articolata ai Toronto Raptors allo scoccare della mezza stagione qui. All'epoca lo score recitava 21 vinte, 20 perse e si era in un periodo molto buono e promettente. 41 partite dopo (parziale della seconda metà 20 perse, 21 vinte) il bilancio è fallimentare. Il periodo buono è continuato fino al patatrac, al crollo dell'ultima parte di stagione e all'esclusione dai playoff. Come mai?
Nell'analisi di mezza stagione avevo imbroccato qualcosa, qualcos'altro invece no: certo, difficile giudicare un percorso così schizofrenico.
Coach. Allarmante vedere la confusione di squadra nella sfida decisiva di domenica notte (mannaggia a me che ho fatto l'alba per guardarmela): gioco caotico, sembrava non ci fosse nulla di organizzato, nulla di sicuro a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà. Purtoppo la (mia) promozione a pieni voti pronunciata per Triano il 18 gennaio va un po' a farsi benedire.
Singoli. Orribile la stagione di Turkoglu, colpa del coach? Non ci credo, un giocatore esperto, vaccinato e sano deve saper uscire da solo da eventuali cortocircuiti tatttici. Calderon e Jack: due play che non sono riusciti a giocare bene insieme: o uno, o l'altro. Bargnani: qui esce il tifoso che c'è in me, sono sempre convinto che possa diventare Allstar, e che anzi lo sia quasi di già. Ma qualche tentennamento nei momenti decisivi è innegabile. Ottima la crescita di Amir Johnson: futuro da titolare? 
Bosh. Se ne andrà, il crollo della squadra è iniziato prima del suo infortunio: lui è davvero un grande, ma non è riuscito a salvare la baracca. Limiti suoi o di chi gli sta intorno? Io non lo so.
DeRozan positivo: anno da matricola, non può che migliorare. Weems un buon panchinaro chiamato forse a responsabilità più grandi di lui, visto il pessimo Turkoglu. Belinelli solo un comprimario, purtroppo.
Futuro? Bosh via, playmaking incerto, Turkoglu un enigma. Non riesco a prevedere nulla: da chi sarà riempito lo spazio salariale lasciato libero da Bosh? Chi sarà il nuovo coach (perché ci sarà, immagino)? E Turkoglu? Che fare di lui e dei miloni di dollari che guadagna? Troppe incognite, la vedo dura e spero di sbagliarmi, come mi sbagliavo nell'entusiasta ottimismo di metà stagione.

Arriva il fine settimana!

Eccomi a casa, dopo una giornata di lavoro a dir poco intensa. Ma il bello dell'intensità che ti rintrona il venerdì sera è che il giorno seguente è un sabato... dopo il giro sul Carso di martedì, prontamente raccontato su queste pagine, non sono più uscito a correre. Ieri sera, sempre dopo aver concesso tutta la giornata al mio essere "uno storico", sono riuscito a fare 20km in cyclette e basta. Forse meglio così: le quattro uscite in cinque giorni, per un totale di 70km abbondanti tutti con lo zaino mi avevano lasciato in ricordo un po' di mal di schiena, quindi tre giorni senza forzare ci stavano a puntino. Domani esco per un corto tranquillo, farò una dozzina di km senza grossi dislivelli e domenica i 21km della Sei Ville a Verona. Prevista pioggia, ma pazienza. L'importante è andare.

mercoledì 14 aprile 2010

Ancora un po' di Carso

Lunedì all'ora di pranzo sono riuscito a regalarmi l'ultima uscita sul Carso prima di prendere il treno che mi avrebbe riportato a Verona. Cerco di scongiurare il rischio di essere ripetitivo mantenendomi breve... pioveva, ma poco importa, anzi: un allenamento sotto la pioggia andrebbe cercato di tanto in tanto, bisogna pur fare un po' di abitudine. Sono partito come sempre da casa dei miei e da lì in salita verso i cippi innalzati a ricordo dell'inutile strage della Prima guerra mondiale, dedicati a Filippo Corridoni e alla Brigata Sassari. Ho provato ad imboccare un paio di sentieri nuovi alla ricerca di raccordi che non ho trovato, poi ho girato verso la Crosera e le alture di Polazzo per rientrare a baita. In tutto un'ora e venti di trotto ad andatura allegra. Alcune indicazioni web per chi fosse incuriosito dai nomi: cliccate pure qui per i cippi e lì per il parco Alture di Polazzo.
Ora sono rientrato nell'abituale ritmo veneto-trentino, ma i progetti carsici macinano baldanzosi all'interno della mia testolina.

lunedì 12 aprile 2010

Lungo in tre mosse

Il programma dei 60 km in tre giorni si è concretizzato non proprio com'era nei pensieri, ma quasi. Fatti venerdì i primi 23 km circa a Verona, sabato ne ho fatti 27 circa con zaino: un collinare per antonomasia sul Carso, attraversando posti davvero splendidi. Il Carso è la mia terra, mi piace vederlo e annusarlo; mi piace calpestare i suoi sentieri e ogni volta che ci torno scopro qualcosa di nuovo. La dedizione dei volontari che di queste colline si occupano ha permesso la ricostruzione e il riassetto di sentieri molto belli, che parecchi anni fa percorrevo in mountain bike e che la vegetazione aveva preso per sé. Mi piacerebbe molto condividere con amici di strada le mie terre e conto di organizzare qualcosa per mettere in mostra tutta questa bellezza. Ma torniamo alla seconda tappa del mio lungo: sono partito sabato mattina e fin dai primissimi passi ho avuto sensazioni davvero molto buone, sensazioni che non mi hanno abbandonato fino alla fine. Non so se fosse solo perché faceva più fresco, ma rispetto al giorno prima stavo davvero molto meglio. Ed anche il recupero è stato veloce. Domenica era in programma il Vivicittà di Gorizia, ma dopo la festa per il matrimonio di mio cugino Carlo e di Jackie (che bella giornata, sabato) Chiara era un po' provata. Più che di allenarmi, avevo voglia di restare con lei, allora invece di correre abbiamo camminato. Ancora sul Carso, un po' per mostrare a lei posti visti il giorno precedente, un po' per scoprirne di nuovi abbiamo passeggiato un paio d'ore. Alla fine sono arrivato ai 60 km in tre giorni e sono stati km molto belli. Oggi, lunedì, niente corsa e tanta storia. Domani ultimo giorno del soggiorno nella Venezia Giulia. Spero di riuscire a trovare ancora un'ora da regalare alle mie colline. A passo lesto e con gli occhi spalancati a guardarmi intorno.

venerdì 9 aprile 2010

Preparando la Abbots Way

Dopo alcuni post dedicati al mio diario, con grandi notizie, almeno per me, riprendo a parlare di trail. Il prossimo "grande" appuntamento - più volte anticipato nel blog - è la Abbots Way Twin Team. Mi aspettano una sessantina di km in due giorni sommati a quelli che farà l'amico Alessio saranno 120 e spiccioli con 5.500 di dislivello. Non è poco e serve allenamento. Finito in gloria l'Ecotrail di Parigi mi sono riposato una settimana tenendomi lontano dalla corsa e gettandomi nella storia. Mi ha fatto bene e sono ripartito con più voglia di prima, mantenendo quelle che ormai cerco diventino le "canoniche" quattro sedute a settimana; di solito tre in strada ed una a secco tra cyclette e ginnastica. Il primo caldo è difficile da affrontare, risucchia un po' di energie, ma tant'è, lui arriva e bisogna affrontarlo. Ho programmi ambiziosi per il fine settimana presente ed anche per il prossimo.
Tra oggi (venerdì) e domenica vorrei fare una sessantina di km in tre tappe. Organizzati così: oggi 23/24 km in pianura con zaino in spalla e bastoncini in mano (per la prima metà, poi anche loro in groppa). Ho scelto un fondo variato: terra battuta, sassi, asfalto, un po' di fango. Non ero brillantissimo, ma ci può stare.
Sto rientrando in Friuli e domani mattina mi alzo presto e vado a fare un bel giro sul Carso: una dose di km simile a quella di oggi, con i saliscendi e il dislivello tipico di quelle terre. Zaino in spalla e senza bastoni.
Domenica invece appuntamento fisso: i 12 km di Vivicittà tra Gorizia e Nova Gorica, a ritmo blando assieme a Chiara. Se poi lei davvero riuscirà a correre non so: la sua pancia si fa vedere sempre più e la freschezza atletica comincia a risentire. La difficoltà di domenica sarà alzarsi in tempo e sopportare i km dopo i sicuri bagordi per il matrimonio di sabato pomeriggio: il mio caro cuginetto Carlo regalerà una buona dose di internazionalità alla famiglia sposando Jackie from Calgary, Alberta (CA). Chissà dove potremmo andare in vacanza il prossimo anno...
Per il prossimo fine settimana ho i miei progetti, ma aspettiamo a mettere il carro davanti ai buoi!

mercoledì 7 aprile 2010

Girl Power

Che giornata! Sono davvero fuso, emozionato come non so né chi né cosa, inebetito è dir poco.
Oggi è stato il giorno giusto per sbirciare come stesse prima di tutto, e poi anche chi fosse l'inquilino/a della pancia di Chiara. Ecografia morfologica, ho scoperto si chiama così. Avevo una giusta dose di paura. Dottoressa giovanissima (che bello, incontrare giovanissimi in posti di lavoro seri) e assai simpatica, puntigliosa, pignola: brava a mettermi (metterci) a mio (nostro) agio. Abbiamo guardato, lei ha misurato e via via che l'ecografia scorreva ogni cosa si vedeva al suo posto: questo è nella norma, quello anche. Ma chi era poi quell'esserino non voleva mica farcelo sapere. Gambette in su a coprire le parti che svelano. Poi un po' di ginnastica e... bimba! Oltre che in Italia, sarò in minoranza anche in famiglia. Che gioia! E mi raccomando: a casa alle undici! Mezzanotte dopo i diciotto... forse.

martedì 6 aprile 2010

Pasqua con i tuoi

Finite praticamente senza iniziare le vacanze pasquali, Chiara ed io stiamo sferragliando verso casa comodamente sistemati su di un treno che cerca di essere fedele al proprio attributo di "veloce", ma per un quarto d'ora di troppo non riesce proprio a farcela. Da venerdì sera tardi a martedì pomeriggio è durato il mio tempo in Friuli; è stato bene incontrare amici e parenti in buona qualità, come sempre non tutti, purtroppo. Molte ore ho regalato, anche in giorni non certo deputati, a lavori che oggi sembrano urgenti e sarebbe buona cosa lo fossero anche. Ai posteri con quel che segue. Alle corse sul Carso ho dedicato due ore due, molto belle peccato poche. Ma il prossimo fine settimana è in programma un nuovo, allegro e matrimoniale, rientro. Conto allora di calpestare presto a passo fiero un poca di terra rossa.

giovedì 1 aprile 2010

Zaino da corsa

Dopo averlo testato a lungo a Parigi, come avevo anticipato tempo fa, voglio dedicare un post al caro compagno di gita zaino Quechua Diosaz Raido 10 l. Come tutti i prodotti della catena Decathlon, anche lui è ottimo e gode di un rapporto qualità prezzo davvero impareggiabile. Si indossa molto bene, è comodo e leggero. Il tubo della sacca idrica esce agile e ben saldo. La capienza, per un trail di 50km, è più che sufficiente. Contando che era richiesto un minimo di equipaggiamento da stagione invernale, non v'è dubbio che si può utilizzare anche per trail più lunghi. Può essere un limite l'impossibilità di aggiungere dei portaborraccia anteriori, quindi in caso serva portarsi in spalla più di due litri. Non giudicabile l'impermeabilità: tra gara e allenamenti un po' d'acqua l'ho presa, ma mai piogge torrenziali. Il portabastoncini è perfetto, solido e stabile. Per approfondimenti sugli zani da trail, chi è interessato legga pure qui.
D'ora in poi cercherò di uscire almeno una volta a settimana con lo zaino in spalla, carico di almeno 3/4 kg di roba, per le uscite lunghe anche di più. Verificherò anche la funzionalità o meno di infilare una borraccia nello zaino. Lo stesso vale per i bastoncini: anche loro con me una volta a settimana, indipendetemente dalla strada. Ieri ho fatto una dozzina di km sterrati e piani così bardato e le sensazioni sono state molto buone, specie per quanto riguarda il controllo del ritmo. Continuerò a provare a tenere un ritmo blando, da ultra, in modo da familiarizzare meglio con le andature basse ed educare mente e muscoli a non avere fretta ma a continuare, un passo dopo l'altro, finché si può.
Il prossimo appuntamento sarà la Abbots Way Twin Team, sempre con Alessio, 1 e 2 maggio. Lì lo zaino e i bastoncini saranno sicuramente con me. Mancheranno, invece (a meno che non voglia appesantirmi per allenamento), alla Sei Ville (speriamo aggiornino presto il sito), una bellissima non competitiva sulle colline veronesi che due anni fa ho corso, quella volta sì sotto una pioggia incessante. C'era al tempo anche la 42, ma quest'anno pare che la più lunga sia una 21, che è poi la mia distanza del 2008. 
E allora zaino in spalla e via di corsa verso la Pasqua!