domenica 25 novembre 2012

Dai, che se tutto va bene...

Manca una settimana all'appuntamento preferito, quello che si chiama Cavalcata Carsica. Sono soddisfatto della marcia di avvicinamento: a fine agosto ho deciso di rinunciare ai sogni di gloria autunnali e di provare a prepararmi, con il giusto tempo, alla corsa che per me è "la preferita". Scrivo "il giusto tempo" perché oramai ho (finalmente) capito che non mi è possibile seguire un programma, essere ordinato nella preparazione. Per fortuna gli imprevisti non sono stati pesanti: una settimana di lavoro a Roma senza riuscire a correre il giusto, una piccola magagna fisica. Su questa mi dilungo un attimo.
La scorsa settimana ho fatto l'ultimo lungo: tre ore di uscita divise tra una decina di km con Chiara in ciclabile e poi una bella salita sul Cengio Alto. Nonostante la mia presunta esperienza, ho fatto due errori che a freddo mi riprometto sempre di non fare: 1) correre sulle salite troppo ripide; 2) mangiare come un porcellino troppo poco tempo dopo la corsa. Il risultato è stata una discreta indigestione. Quattro giorni di riposo attivo, ovvero: ho camminato tanto senza correre. E ho recuperato bene. Ieri 50 minuti tranquilli, oggi 15 km pianeggianti a per me buon ritmo (per una volta ho portato il Garmin e so che stavo poco sotto ai 5'20'' senza fare troppa fatica). 
In questi mesi ho privilegiato il dislivello ai km, pur non rinunciando ai lunghi, e mi pare di avere azzeccato, o meglio: non so se per l'allenamento sia stata la scelta migliore, ma lo è stata di certo per il divertimento e questo è il mio obiettivo. Un'ottima cosa è stato l'inserimento di un'uscita settimanale la mattina appena alzato. 
Incrociamo le dita, speriamo che questo post non porti sfiga e che i giorni che mancano non portino brutte sorprese, ma senza troppa scaramanzia scrivo che mi sento a posto e non vedo l'ora che arrivi il 2 dicembre. 
Finalmente, dopo davvero troppi mesi, sembra arrivare il momento di un'altra gara. 
Notiziole sul TA del Carso Isontino. Confermo la data del 23 dicembre, ipotizzo la possibilità di organizzare anche la passeggiata, sembra sia fattibile. Il Terzo Tempo dovrebbe farsi a Sagrado, non credo saremo in molti e dunque potrebbe bastare lo spazio della casa dei miei genitori. Comunque ci proverò anche con la sala parrocchiale. Ma ora pensiamo alla Cavalcata Carsica e poi cominciamo a mettere a punto i dettagli. 

domenica 18 novembre 2012

sabato 10 novembre 2012

Progetti per il TACI 2012 - Trail Autogestito del Carso Isontino

Mentre il maltempo rovina i piani del finesettimana, guardo con occhio positivo al futuro.
I rientri nella Venezia Giulia sono definiti: venerdì 16 novembre toccata e fuga in solitaria per una conferenza a Gorizia, poi Cavalcata Carsica (salute permettendo, metto le mani avanti viste le troppe rinunce degli ultimi tempi). Niente altro fino Natale. Tanti amici mi hanno chiesto: "E il TA quest'anno?". Ho pensato di non riuscire ad organizzarlo, ma poi un "perché no?" si è messo a gironzolare nella mia testolina.
Soluzione unica: domenica 23 dicembre.
Non ci sarà il sommacco rosso. Non so se in quei giorni si riuscirà ad avere la sala parrocchiale. Soprattutto, non ci sarà l'amico Cristiano, che è l'anima dell'altro TA, quello fatto per chi passeggia. Questa assenza è una vera disdetta, ma si sa, a Natale ci sono i viaggi-parenti!
Proviamo comunque a mettere in moto la macchina organizzativa e vediamo che cosa ne viene fuori.
Il Carso a dicembre può comunque offrire belle sorprese. E  magari per qualche "cavaliere" potrebbe essere interessante conoscere qualcosa del versante isontino, dopo l'abbuffata triestina di inizio dicembre.
Il percorso è testato, non credo valga la pena fare grossi cambiamenti.
Ci terrei a riproporre la passeggiata, mi piace troppo l'idea di unire in una mattinata unica il divertimento di chi corre e chi non corre.
Ci saranno poi da esplorare possibilità di Terzo Tempo.
Via!
Apro le danze e comincio a convocare sagradini e isontini... l'amico Gis è avvisato. 

lunedì 5 novembre 2012

Carso lungo, zaino e trasferta

Vacanza allungata = Visita parenti = Carso. Molte altre cose in verità, ma qui mi soffermo su questa semplice catena. 
Avevo voglia di correre sul Carso, purtroppo senza la possibilità di organizzare (per ora) il Trail Autogestito che con l'aiuto di valenti amici ho messo in piedi negli ultimi due anni. Dopo una simpatica corsa serale in compagnia di Chiara il 1 novembre, è stato il turno del lungo settimanale. L'idea era quella di prendere comunque spunto dal percorso del TA, allungandolo il giusto con un'escursione verso il Carso monfalconese. Questa volta l'intenzione ha trovato piena realizzazione. Fatto il tratto iniziale di nuovo assieme a Chiara (viva la nonna), ho proseguito poi da solo dalle Alture di Polazzo verso Monfalcone, macinando i sassi del Carso, metro dopo metro, saliscendi dopo saliscendi, con una buona forma e una simpatica facilità di corsa. Dopo Monfalcone dietrofront verso Redipuglia, salita verso San Martino del Carso e discesa Poggio III Armata - Sagrado. Molto di noto, qualcosa di nuovo. Giornata splendida, tanto che per qualche tempo ho corso in tenuta primaverile. Terra  e sommacco già molto ma molto rossi, vedute limpide sul Golfo. 
Alla fine della corsa conto 32-33 km (avevo il garmin ma ha faticato moltissimo a trovare la linea) in 3h40 circa, pause rimirapaesaggio comprese.
Ho usato questo lungo per testare il mio nuovo zaino Olmo 5. Purtroppo c'è un grosso problema: lo zaino è perfetto, ciò rischia di fermare i miei acquisti compulsivi. Come farò? Veste benissimo, non preme sui lombi, scarica ottimamente il peso, due borracce da 750ml più possibilità di aggiungere una eventuale sacca idrica, spazio più che sufficiente per le mie esigenze trail. E adesso come sazio i miei deliri da acquisti di accessori di corsa? Senza tener conto che ho anche trovato le scarpe giuste per il mio piede!
Oggi invece sono arrivato a Roma, mi fermo fino venerdì per le mie ricerche. Questa sera ho provato una pessima corsetta, 40 minuti sui marciapiede senza trovare uno sputo di verde illuminato, come direbbe Tex Willer. Speriamo nel futuro. Altrimenti farò ripetute su rampe o scalini. Qualcosa mi invento.