Oggi si poltrisce guardando la pioggia che cade e assaporando dalla finestra l'aria fresca che entra.
Ieri invece...
Dopo la passeggiata in valle dei Mocheni, Chiara ed io abbiamo pensato di chiedere consiglio a Enrico, il nostro “padrone di casa” a Baselga di Pinè, per una nuova indicazione. Tant'è, oltre all'indicazione ci siamo guadagnati anche una guida.
Partiamo di buon mattino, Chiara ed io in macchina con la cagnolona Vicky ed Enrico a farci da battistrada in moto. Chiara al volante, ad evitare eventuali nausee, padrona di ritmi, freni e tornanti. Scendiamo dall'altopiano di Pinè, entriamo in val di Fiemme, svoltiamo a Valforiana e da lì su su fino ai quasi duemila metri di malga Sass. La mogliettina guida sicura, la cagnolona sorveglia la strada dal sedile posteriore.
Parcheggio e si sale a piedi verso la cima del monte Cogne. Enrico ha scelto con perizia un sentiero molto adatto alla pancia che proprio oggi entra nel nono mese. No strapiombo, salita dolce quanto basta, zone di sosta in abbondanza, fondo ben battuto.
Il sentiero dal quale saliamo ha una bella storia: adattato ai passi di chi lo percorre dalla forza (non solo di volontà) di un contadino che a colpi di piccone lo ha allargato per far passare la propria carriola.
Si aprono panorami splendidi, le vette intorno ci vengono descritte e raccontate, tutte con i nomi propri. Cerchiamo senza successo i camosci. Alcune delle vedute le abbiamo fotografate.
Arrivati in vetta, caratterizzata come tante da una croce di metallo non troppo bella (lasciano perplessi, insegna Reinhold Messner, questi segni), ci sediamo lì a goderci il sole, il panorama, il verde degli alberi, quello diverso dei prati, l'azzurro del cielo, quello diverso dei laghi laggiù.
La discesa è comoda (io riesco a scivolare anche da fermo, ma questo non può contare: sono un fuoriclasse), l'arrivo alla malga caratterizzato dal solito ottimo cibo; sulla strada del rientro ci sarà posto per un gelato perfino.
Gran giornata, grazie alle nostre guide.
E complimenti alla pancia del nono mese, che tonica com'è mi sta facendo pensare: dovremmo forse trasferirci in montagna? Trenta giorni fa era confinata sul divano, e ora zompetta come uno stambecco con uno zaino anteriore.
Ecco le foto