Tra influenze e pioggia incessante, la mia corsa riposa. Tempo di prime svolte nella stagione di basket, e per fortuna che c'è Sportitalia... da due anni posso seguire l'Eurolega senza dovermi abbonare a SKY, cosa che del resto non ho mai fatto. Sono rimaste 16 le squadre a giocarsi la "Champions League" della pallacanestro. Un mio commento.
Girone A
Quello senza italiane, dunque il meno trasmesso e per me il meno visto, conosciuto più sulla carta che in video. Dominato dal Maccabi (9 vinte - 1 persa), squadra forte e allenata benissimo, favorita per arrivare in fondo. Dentro Vitoria, Zalgiris e Partizan (tutte 5-5), dai baschi ci si aspettava di più, ma restano forti. Benissimo lituani e serbi, mine vaganti per il seguito. Fuori a sorpresa i ricchi russi del Khimki (e dimissioni del coach italiano Scariolo), per loro una debacle, fuori i polacchi del Prokom dopo i fasti dello scorso anno, ma c'era da aspettarselo.
Girone B
Il gruppo con la classifica più logica. Prima la corrazzata Olympiacos (7-3) finalisti lo scorso anno e ora forse ancora più forti. Qualche caduta da calo di tensione, ma davvero solidi. Poi le spagnole Real Madrid (6-4) e Malaga (5-5). Mai brillanti, ma presenti a finire il compitino. Lo stesso può dirsi per Roma (5-5), malissimo in campionato ma sopravvissuta in Eurolega, alla fin fine grazie ad un canestro davvero mostruoso di Charles Smith, giocatore in chiara parabola discendente, ma uno dei pochi ad essere dotato di classe pura Classe che per Rino Tommasi, è la capacità di giocare al meglio i punti decisivi. Appunto, Charles Smith. Fuori Bamberg (4-6) e Chaleroi (3-7): tedeschi e belgi hanno onorato la partecipazione con vittorie di prestigio, ma per passare il turno serviva qualcosa in più.
Girone C
Grande Siena (8-2), oltre ogni attesa: squadra non troppo italiana ma campione d'Italia che ha giocato benissimo, assieme al Maccabi la migliore di Eurolega fino qui. Girone squiibrato con le prime tre nettamente più forti: Fenerbache (7-3) e i campioni del Barcellona (7-3) avanti tranquilli. Da Barcellona ci si aspettava di più: credo che non tanto gli infortuni, quanto la crisi di Rubio li abbia messi in difficoltà. Difficile però non continuare a crederli favoriti, con le Final Four in casa. Rimonta finale e passaggio del turno da una delle squadre più belle da vedere, i lituani del Lietuvos (4-6), ricchi di talenti giovani e vecchi, capaci di sorprendere in futuro. Fuori Cholet (4-6) e, tristemente, il Cibona: perse tutte, rischio fallimento e prestazioni non all'altezza per una delle squadre che hanno fatto la storia del basket. In bocca al lupo!
Girone D
Qui le sorprese, positive e negative. Di normale c'è solo il primo posto del Panathinaikos (7-3), per successi la prima squadra di Atene, alla quale non manca niente, come al solito, per ambire alla vittoria finale. Clamoroso e felice il secondo posto dell'Olimpija Lubiana (6-4), capace di dare più del massimo delle proprie possibilità, di vincere partite difficili in volata e in rimonta (segnale della presenza in panchina di un coach con i contro... fiocchi). A loro va il mio tifo: sono nato e cresciuto troppo vicino al basket sloveno per non restarne affascinato. Poi Efes Pilsen (5-5), senza infamia e senza lode, per andare avanti ancora serve di più. Stesso commento per Valencia (5-5), brava ad aprofittare delle orribili debolezze psicologiche di Milano (4-6), squadra caduta come un frutto maturo al momento della resa dei conti. E aveva tutte le carte buone in mano. Quasi con vergogna, dal basso della mia esperienza di panchina, ma con la voglia di dire apertamente la mia affermo: l'allenatore di Milano, Bucchi, non è all'altezza di questa competizione. I giocatori, almeno buona parte di loro, sì, e sarebbe bastata una guida meno nevrotica e più decisa nel scegliere a chi "affidare le chiavi della macchina" per passare almeno questo turno. La super-sorpresa è l'ultimo posto del CSKA Mosca (3-7), partiti per vincere l'Eurolega, i russi si trovano già fuori prima ancora della fine del girone. Perché? Difficile dire, a loro non mancava niente: grande allenatore (esonerato a sconfitta avvenuta) e ottima squadra, ecco, magari un po' vecchia e stanca, ma non abbastanza da crollare così.
Adesso aspettiamo il sorteggio delle Top 16. Dipenderà dai gironi e dagli incroci, ma provo sei nomi per le Final Four: Olympiacos, Panathinaikos, Siena, Maccabi, Barcellona e, naturalmente, Lubiana.
Nulla da aggiungere alla tua analisi.. Lubiana alle final4 non penso ci arriverà ma fin'ora ha vissuto sopra il suo teorico livello quindi mai dire mai,vedi il Partizan l'anno scorso..
RispondiEliminaIl pronostico doveva essere pro-Barça,gioca in casa,campione in carica,squadra che non ha cambiato niente ed ha aggiunto Perovic,però al momento non ha reso come l'anno scorso,complici anche gli infortuni..
La butto lì,vince l'Olimpiakos.. potrai sbeffeggiarmi ad Aprile/Maggio.. ;)
Tanti auguri!
Eccomi, dopo un po' di stacco. Allora: non ti sbeffeggio perché la tua favorita è anche la mia. Per Lubiana, un augurio più che un pronostico. Buon 2011!
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