martedì 5 gennaio 2010

Ogni cosa al suo posto

Non ho mai amato la neve in città, non è lì che deve stare. Mi fanno tanta tristezza i cani husky al guinzaglio a Verona, magari in estate, ma quando ne ho visto uno in Canada l'avrei abbracciato. Potrei continuare, ma il concetto è chiaro.
Stasera sono tornato a casa verso le 20.30, tredici ore dopo esserne uscito; nevicava, pareva quasi bello. Prima di cenare, mi sono voluto regalare una veloce corsetta di sgranchimento. Andata e ritorno sul Lungadige, sono circa 8km.
Andata. Pare quasi bello: nevica in abbondanza, c'è pochissima gente sul marciapiede e si riesce a correre senza troppo slalomeggiare. Mi diverto, mi viene perfino da ridere, con grande allegria saluto un "collega". Comincio a credere che la neve possa essere divertente anche in città.
Ritorno. La neve si trasforma repentinamente in nevischio bagnato, poi quasi pioggia... serve continuare?
Domani il programma prevederebbe un lungo, diciamo una trentina di km con un dislivello di almeno 800m. Ma temo che questo tempaccio rischi di rovinare il programma. Se riprende la neve, se si accumula su stradine, gradini e sentieri che certo nessuno pulisce, se questa notte ghiaccia forte. Se, se, se.

Nessun commento:

Posta un commento