venerdì 15 gennaio 2010

In fuga

Tempo fa. Scherzando ma non troppo, chiacchierando con Chiara e con gli amici Livia&Alessio a proposito della comune passione del correre ci chiedevamo a vicenda: “Ma quando corri, da cosa scappi?”. Certo, perché se c'è qualcosa da fuggire, meglio farlo di corsa. Ho sempre saputo che c'era molta verità, in quel gioco.
Questa settimana sono stato fermo quattro giorni, da lunedì a giovedì. Non certo per le scorie di lungo e Poggiolo, ché, anzi, mi sono ripreso davvero bene. C'era dell'altro, a tenere legate al palo le mie scarpette infangate.
C'era il rientro di Chiara dopo una settimana di Francia e Inghilterra: e da questo non volevo certo scappare; un paio di serate regalate al nostro stare insieme sono state davvero allegre.
C'era poi il lavoro, che mi ha tenuto lontano da Verona di giorno e parzialmente anche di notte (non perché di notte lavorassi, ma per la necessità di finire tardi ed iniziare presto ho dormito a Trento, godendo di felice ospitalità).
Non scappo mai dai nodi del mestiere di storico: talvolta sono ingarbugliati, ma li ho scelti consapevolmente e ne sono così felice e fiero, che non mi pesano mai fino al punto di cercare un rifugio da loro. Ma dalle riunioni che sembrano politiche; dalle costruzioni talvolta vuote, talaltra imposte dei gruppi di ricerca; da invidie, maldicenze, insulti e piccinerie; dai silenzi e dalle parole inopportune; dal nascondere la realtà delle cose: da questo fuggo.
Oggi sono rimasto a lavorare a Verona, cosa che mi permette di ordinare gli orari – almeno parzialmente – a mio piacimento. Ho dedicato la pausa a quello che chiamo “Il Giro delle Linee”, 8,5 km di gradini e saliscendi più un paio di km per raggiungere il punto di partenza/arrivo del giro. Ho corso in salita, ho provato ad accelerare in discesa, facendo fatica e trovando buone sensazioni. Ho sentito i quadricipiti indurirsi per lo sforzo, ho sentito l'acido lattico, ho sentito un gran divertimento. Ne avevo bisogno. Senza orologio, naturalmente: altrimenti che fuga sarebbe mai stata?


Nessun commento:

Posta un commento