lunedì 18 gennaio 2010

Toronto Raptors - Mezza stagione

Quarantuno partite su ottantadue, ventuno vinte, venti perse. Dopo un inizio allarmante, il bilancio di mezzavia per i Toronto Raptors non è affatto male. Ho visto un numero sufficiente di partite e moltissimi servizi (grazie a Sportitalia e al web) per potermi fare un'idea, spero sensata.
Coach. Partiamo dalla scorsa estate, quando in Italia nessuno credeva alla conferma di Jay Triano, almeno fino a quando in una lunga intervista Andrea Bargnani – rispondendo ad una domanda che voleva un parere sul possibile arrivo in Canada di Ettore Messina – spiegava come la squadra unita avesse chiesto alla “dirigenza” la conferma di Triano. Cosa puntualmente avvenuta. Continuiamo con l'autunno, quando dopo le sconfitte in serie in Italia nessuno credeva alla conferma di Jay Triano, almeno fino a quando Bryan Colangelo ne consolidava la panchina con parole di fiducia.
Come giudicare il lavoro di un allenatore?
Squadra. Miglioramenti netti, gioco offensivo d'insieme in progresso e soprattutto una difesa di squadra sempre più efficiente e riconoscibile.
Singoli. Miglioramento dei migliorabili: Bargnani, DeRozan, Jack, perfino Amir Johnson. Conferma del super Bosh. All'appello manca solo Turkoglu. Calderon gran palymaker, ora che sembra aver superato i problemi fisici. Panchina solida, e manca ancora Evans.
Conduzione delle partite. Una buona sintesi tra le abitudini consolidate NBA (leggi cambi con l'orologio), necessarie a reggere una stagione di 82 – e si spera più – partite, e la lettura delle singole giornate.
Quindi, coach promosso a pieni voti.
Società. C'è un problema di fondo: se Chris Bosh vuole andare via, bisogna lasciarlo andare (con rimpianto secondo me) e cercare di ottenere il meglio. Certo, non sarà facile sostituire un indiscutibile Allstar. Il gioco di Bosh divide; molti “non sono suoi tifosi” (per dirla con le parole di coach Dan Peterson) perché è accentratore e individualista. Non è neppure troppo tecnico – Dan Peterson docet – ma con il talento mette le pezze. Credo poi che in Italia lo si guardi di cattivo occhio perché si presume tolga spazio a Bargnani. La mia opinione è un'altra: non sono un suo tifoso, ma lo considero un grande, un potenziale grandissimo visti i margini di miglioramento. Magari rimanesse a Toronto. Ma, ripeto, se vuole andarsene, se ne andrà. E una società che forse ha avuto troppa fiducia in Turkoglu, ma che ha difeso con ottima ragione il proprio allenatore, che ha saputo costruire una buona panchina.. quella società lì dovrà davvero aguzzare l'ingegno per non rompere il giocattolo.

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