mercoledì 16 dicembre 2009

Tra parco e collina

Prima domenica, poi martedì ho fatto un paio di uscite interessanti, nelle quali l'asfalto compare solo per brevi tratti di trasferimento.
Domenica. 20 km pianeggianti attraverso il parco dell'Adige, 6 dei quali su terreno particolare, molto sassoso ed instabile. Ho forzato un po' i ritmi, mi sono stancato molto ma ho tenuto bene, con soddisfazione. Correre in inverno per me funziona: non soffro il freddo (anche se stiamo parlando di temperature non particolarmente rigide: c'erano 2° alla partenza, 5° all'arrivo, dato lo spuntare più deciso del sole). Ho verificato, questa volta, tempi e distanze sul GPS. Divisa l'uscita in tre settori, il primo e il terzo li ho corsi allo stesso ritmo spaccato al secondo. Quello di mezzo più lento di una quindicina di secondi al km, cambio di ritmo dovuto al terreno di cui sopra.
Martedì. 13 km ondulati sulle colline veronesi, compreso un circuito di 2km che pare proprio un sentiero di montagna per caratteristiche di terreno e pendenza. Sono andato molto cauto in discesa, perché il fondo sconnesso facceva vibrare un po' la caviglia infortunata. Nelle due settimane di pausa infortunio ho perso un po' di condizione e soprattutto sono meno preciso nel percepire il mio ritmo ideale. Risultato: esagero, specie in pianura, e distribuisco in modo disordinato l'impegno in salita. Ho perso sicurezza in discesa, mio evidente punto debole sul quale mi stavo impegnado vigorosamente. Poco male, l'importante è rendersene conto. Ho voluto ripetere due volte il circuito di 2km proprio per equilibrare meglio lo sforzo, e per fortuna la seconda volta è andata molto meglio. Anche dopo questa uscita ero molto stanco, ma ho recuperato presto, grazie anche ad un sonno notturno che così profondo mancava da almeno un mese.
Chiudo il post con grande ottimismo.

1 commento:

  1. Molto bene, vedo che hai ripreso alla grande, potresti venire al Poggiolo il 10 gennaio però, vedrai come ti divertirai

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