"Qualcuno mi ha detto che gli hai detto che senza di me davvero non puoi stare"... è uno dei versi che mi ronza in testa dopo che ieri sera sono stato al concerto di Vasco Brondi, alias Le Luci della Centrale Elettrica. Grazie a Spotify (benedetto sia l'abbonamento Premium) mi ero pesantemente invaghito del suo ultimo album, "Terra", e il concerto non ha fatto che confermare il sentimento.
Io mi dicevo che oltre certi chilometraggi, correndo e camminando (trailando, si potrebbe dire se esistesse) non ci sarei andato. Sbagliavo. Come appuntavo nelle ultime righe dell'ultimo post, a Gabicce Mare poi ci sono stato, e ho effettivamente corso, anche più di quel che immaginassi, pure nelle ambizioni più ottimistiche. Abbiamo corso e camminato, chiacchierato e scherzato per sessantatré km. Scriverlo in lettere lo rende più lungo e dato che lungo è stato, va bene così. Poi all'arrivo un ammollo marino in un fine settimana di soleggiata primavera. Gran bel weekend.
Qualcuno correndo mi ha detto che in compagnia i km passano ben diversamente che in solitaria. Giusto. Ho fatto più fatica le volte che sono rientrato dal lavoro correndo in ciclabile da solo (28) che a fare i sessantatré di Carpegna-Gabicce. Abbiamo salito il monte Carpegna, poi fatto tratti appenninici su e giù, poi una quindicina di km di pianura per arrivare al mare. Con varie soste. Ho mangiato e bevuto il giusto, mi sono vestito il giusto (provocando l'ironia dei compagni di viaggio a fronte del mio timore di avere freddo), ho gestito bene le mie forze.
Mi sono detto allora che potrei pure provare a fare qualcosa di lungo in California, e già mi sono divertito ad adocchiare.
Sempre che mi dicano che negli USA ci posso andare, visto che tra qualche giorno vado al consolato all'intervista per il visto. Ho tutte le carte in regola, ci mancherebbe, ma fino a che non vedo stampato il necessario sul passaporto, un vago timore di aver dimenticato qualcosa non lo riesco a scacciare.
Tutto mi dice che manca poco: una decina di giorni per Chiara, poco più di un mese per me e Mateja. Sono davvero excited, si direbbe di là dell'Oceano. Magari pure di qua. Sto chiudendo i lavori di qui per avere lo spazio adeguato per i lavori di là. Già m'immagino perso in una delle più grandi biblioteche del mondo. Se mi perdo davvero, cercatemi pure, ma senza fretta.
Federer ha detto che fino al Roland Garros non gioca, ma a noi interessa la stagione sull'erba, vero? I playoff di Eurolega sono belli, e me li godo. Uno sport da guardare ci sarà sempre, è inevitabile.
Vi avevo detto che sarebbe potuta scoccare l'ora di cambiare la foto del profilo. Potrebbe essere questa... sei anni dopo?
Dimenticavo... "Qualcuno mi ha detto che gli hai detto che in qualche modo hai aperto il chakra del tuo cuore". Alla prossima.
Io mi dicevo che oltre certi chilometraggi, correndo e camminando (trailando, si potrebbe dire se esistesse) non ci sarei andato. Sbagliavo. Come appuntavo nelle ultime righe dell'ultimo post, a Gabicce Mare poi ci sono stato, e ho effettivamente corso, anche più di quel che immaginassi, pure nelle ambizioni più ottimistiche. Abbiamo corso e camminato, chiacchierato e scherzato per sessantatré km. Scriverlo in lettere lo rende più lungo e dato che lungo è stato, va bene così. Poi all'arrivo un ammollo marino in un fine settimana di soleggiata primavera. Gran bel weekend.
Qualcuno correndo mi ha detto che in compagnia i km passano ben diversamente che in solitaria. Giusto. Ho fatto più fatica le volte che sono rientrato dal lavoro correndo in ciclabile da solo (28) che a fare i sessantatré di Carpegna-Gabicce. Abbiamo salito il monte Carpegna, poi fatto tratti appenninici su e giù, poi una quindicina di km di pianura per arrivare al mare. Con varie soste. Ho mangiato e bevuto il giusto, mi sono vestito il giusto (provocando l'ironia dei compagni di viaggio a fronte del mio timore di avere freddo), ho gestito bene le mie forze.
Mi sono detto allora che potrei pure provare a fare qualcosa di lungo in California, e già mi sono divertito ad adocchiare.
Sempre che mi dicano che negli USA ci posso andare, visto che tra qualche giorno vado al consolato all'intervista per il visto. Ho tutte le carte in regola, ci mancherebbe, ma fino a che non vedo stampato il necessario sul passaporto, un vago timore di aver dimenticato qualcosa non lo riesco a scacciare.
Tutto mi dice che manca poco: una decina di giorni per Chiara, poco più di un mese per me e Mateja. Sono davvero excited, si direbbe di là dell'Oceano. Magari pure di qua. Sto chiudendo i lavori di qui per avere lo spazio adeguato per i lavori di là. Già m'immagino perso in una delle più grandi biblioteche del mondo. Se mi perdo davvero, cercatemi pure, ma senza fretta.
Federer ha detto che fino al Roland Garros non gioca, ma a noi interessa la stagione sull'erba, vero? I playoff di Eurolega sono belli, e me li godo. Uno sport da guardare ci sarà sempre, è inevitabile.
Vi avevo detto che sarebbe potuta scoccare l'ora di cambiare la foto del profilo. Potrebbe essere questa... sei anni dopo?
Dimenticavo... "Qualcuno mi ha detto che gli hai detto che in qualche modo hai aperto il chakra del tuo cuore". Alla prossima.