giovedì 28 gennaio 2010

Épreuve de Paris

Chiamiamola dunque così, prova di Parigi.

Sono partito ieri per un lungo piano, caricando sulle spalle tutto quanto c’è di obbligatorio per i partecipanti al Trail de Paris 50km, ovvero: almeno 2l da bere, riserva alimentare (2 barrette e 2 gel), giacca a vento, fascia elastica, telo di sopravvivenza, fischietto, bicchiere, documento d’identità e telefono (vivamente consigliato).
Pronti, via. Il termometro alla partenza, nonostante il sole, segna 0°; forse leggermente impreciso, ma che caldo non faccia è una certezza. Corro in parco, vestito il giusto, talvolta disturbato dai soliti cani che i padroni non tengono al guinzaglio e che si avvicinano bavosi ed abbaianti, spingendomi a mettermi al passo. Ci sarebbero, in merito, chiare regole: ma si sa, l’Italia non è certo il paese del rispetto per le norme.
Ogni 5 km cammino per uno o due minuti, in modo da non bere e mangiare correndo, oltre che da regolare ritmo e fiato. I gel all’arancia che ho preso non so dove sono praticamente immangiabili. Le barrette stufano, servirà sicuramente qualcosa di salato, come ad esempio del parmigiano.
Pensavo di correre 20/25 km, ma siccome mi sento bene e il tempo, per una volta non è tiranno ma libertario, allungo un po’. Alla fine segno 27km, in poco meno di 2h40, quindi un ritmo di qualcosa meno di 6’ al km, comprese le pause in camminata. È proprio la cadenza che intendevo tenere.
Un buon allenamento, che mi lascia però qualche dubbio sulla tenuta del solito polpaccio: ho corso con i simil Booster della Kalenji, ma non mi convincono. Molto meglio le 
Calze X-Socks che ho testato in occasioni ben più impegnative. Hanno vinto un viaggio a Parigi.
Ho provato, alla fine, un nuovo modello di defaticamento: 5 minuti di cyclette con rapporto leggero, tanto per non camminare sudato al freddo (al rientro il termometro dice 4°).
Domenica vado a Venezia per un Trail Autogestito di 25/30 km, sarà una bellissima occasione di convivialità. Poi mancheranno due settimane alla maratona sulla sabbia di San Bendetto del Tronto (è il lunghissimo preparigino, nei miei piani), prima della quale eviterò uscite lunghe o troppo impegnative per il dislivello, utilizzando anche il nuovo acquisto cyclette: ebbene sì, buio e freddo mi hanno spinto a cedere all’attrezzo.

3 commenti:

  1. Ottimo allenamento, lo zainetto lo puoi portare anche domenica mentre non deve mancare alla maratona sulla sabbia, domani mi iscrivo, ieri e oggi allenamento sulla sabbia, devo abituare le scarpe non le gambe, ciao

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  2. Mi sono iscritto alla sabbia, ma perché dici di portare lo zainetto? Solo per allenamento? Dalle foto vedo che tutti correvano leggeri, immagino ci siano i soliti rifornimenti. Domenica invece sicuro, se non altro per portare qualche vestito in più! A presto

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  3. Sì solo per l'allenamento, devi abituarti anche se non ti serve, ci vediamo domenica, speriamo che il tempo sia clemente, ciao

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