L'anno nuovo arriva in un periodo in cui, in realtà, non si comincia un bel niente. Piuttosto, si continua. Ed io continuo a correre.
Per festeggiare la ricorrenza in compagnia, ci hanno raggiunto da Parigi gli amici Julien e Delphine. Dopo una tranquilla serata di fine 2009, allietata in piccola parte da un concerto dei Ricchi e Poveri (!) in Piazza Bra, fatta anche di un'ottima cena cucinata da Chiara, siamo andati a nanna ad un'ora che non è più quella degli antichi bagordi adolescenziali, ma che comunque presto non è.
Mi si chiede un commento sul concerto... non è facile: trovare le parole, un "che dire?", un "mah!". Scriviamo questo: "Certo che negli anni Ottanta ci si accontentava di poco". Teniamo poi conto che la (almeno a me) poco conosciuta presentatrice parte con un conto alla rovescia sorprendente per un ansioso "meno quattro minuti" alle 23.45. Poi anche gli ultimi secondi sono pasticciati, con un doppio countdown in stonata stereofonia. Trash.
Riposo qualche ora e, prima che suoni la sveglia, alle 7.30 sono in piedi pronto per una veloce tisana calda alla frutta e un paio di albicocche secche. Prendo la macchina per la breve strada verso la collinare località di Avesa, dove trovo davvero tanta gente che ama celebrare la ricorrenza a passo di corsa. Bellissima non competitiva, molto trail, fatta di 14km circa, quasi 500m di dislivello, salita in sentiero spesso fangoso e discesa asfaltata. Tengo un ritmo controllato, sulle salite più rapide procedo a passo spedito. Finita la corsa, un generoso ristoro fatto anche di tortellini (passo), polenta con salsiccia e lardo (prendo) e varie altre cose interessanti. Felice come una Pasqua me ne torno a casa, trovando gli ospiti ancora addormentati e Chiara appena sveglia.
C'è poco da fare: sono palesemente drogato di corsa.
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