Sono di umore nero, per ragioni varie. Per sbollire vado a correre sotto la pioggia, senza raggiungere lo scopo.
Questa settimana sono rimasto due notti a Trento per lavoro, la corsa ne ha risentito. Oggi dovevo finire a ora di pranzo, già sognavo di tornare a casa in tempo per un giro sotto l'acqua (cosa che amo) al parco. Ma no: riunione ore 14. Vado a pranzo imbronciato, rientro in studio per scoprire (in ritardo, ovviamente) che no: nessuna riunione. Ma i treni non sono a comando, e arrivo a casa tardi.
Così quando finalmente posso partire è buio, il parco è chiuso, mi rimane solo il Lungadige, pieno di gente con l'ombrello che cammina preferibilmente fianco a fianco, senza sognarsi di cedere il passo. Per la fretta mi sono anche vestito male. Ho appena finito la doccia, l'umore è ancora più nero. Ho una sola certezza: meglio così che restare a casa.
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