lunedì 7 giugno 2010

Carso isontino

Il rientro nella Venezia Giulia ha segnato la ripresa sopra il chilometraggio da scarico degli ultimi tempi. Sabato: il programma della giornata si prevede tutto costruito attorno a visite amici e parenti, organizzate quasi al minuto per riuscire a stare, almeno un po', con più persone possibile.
Il tempo per correre sul Carso non può che essere mattiniero. Metto la sveglia alle sette e un quarto ma la voglia di andare è tale che mi sveglio ben prima. Bicchier d'acqua, biscottino e parto.
Da Sagrado (GO), paese in cui sono cresciuto e dove ancora abitano i miei genitori, l'accesso alle colline è immediato. Poche centinaia di metri e si comincia a salire su sterrato. Primo incontro con due caprioli che, vicinissimi, attraversano il sentiero balzando come solo loro possono fare. Continuo in salita nel bel clima del presto mattutino, sbuco sull'asfalto e dopo qualche metro eccomi in discesa sul tipico sentiero carsico, pietroso al punto da farmi capire che le scarpe sono andate. Fogliano, Polazzo, Doberdò. Mi perdo a guardare il panorama, tanto che manco una deviazione sulla strada che ho fatto davvero tante volte. Torno indietro e l'orologio mi dice: “Sei in ritardo”. Visto che ho tenuto il ritmo molto controllato, non sono per niente stanco e posso accelerare un po', in modo da rendere il ritardo sull'organizzazione della giornata meno pesante. Ne approfitto per buttarmi con vigore nelle facili discese, ma il leitmotiv della giornata sono i saliscendi e le pietre. Terreno brullo, sassi, terra rossa, poca vegetazione... che goduria. Finisce la prima uscita oltre i 10 km dopo la sosta; rientro dopo 16 km e poco più di un'ora e mezza.  
Doccia veloce e sono pronto per la giornata che mi porterà prima a Trieste (ragazzi, che città!) e poi anche a Udine... in macchina però.

1 commento:

  1. felice di essere "tuo amico di corse e di racconti"; se visiti il mio blog vedrai spesso citare posti che conosci meglio di me. Io sono salentino d'origine ma vivo a Udine da 17 anni e il Friuli Venezia Giulia l'ho girato in lungo e largo di corsa. Anche io sono appassionato di corsa in natura e quindi non è detto che qualche volta non ci si incontri...per sentieri e ghiaioni. ciao
    antonio

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