Lunedì all'ora di pranzo sono riuscito a regalarmi l'ultima uscita sul Carso prima di prendere il treno che mi avrebbe riportato a Verona. Cerco di scongiurare il rischio di essere ripetitivo mantenendomi breve... pioveva, ma poco importa, anzi: un allenamento sotto la pioggia andrebbe cercato di tanto in tanto, bisogna pur fare un po' di abitudine. Sono partito come sempre da casa dei miei e da lì in salita verso i cippi innalzati a ricordo dell'inutile strage della Prima guerra mondiale, dedicati a Filippo Corridoni e alla Brigata Sassari. Ho provato ad imboccare un paio di sentieri nuovi alla ricerca di raccordi che non ho trovato, poi ho girato verso la Crosera e le alture di Polazzo per rientrare a baita. In tutto un'ora e venti di trotto ad andatura allegra. Alcune indicazioni web per chi fosse incuriosito dai nomi: cliccate pure qui per i cippi e lì per il parco Alture di Polazzo.
Ora sono rientrato nell'abituale ritmo veneto-trentino, ma i progetti carsici macinano baldanzosi all'interno della mia testolina.
Un'altro veronese ?? fatti sentire qui siamo in tanti
RispondiEliminaAi intenzione di dichiarare guerra visto che eri sul Carso. Ciao
RispondiEliminaVeronese di adozione, devo ancora imparare a conoscere il territorio.
RispondiEliminaSul Carso niente guerra... sono nato lì e ci ho vissuto per quasi trent'anni! :)