lunedì 28 maggio 2012

In viaggio...

Scrivo in uno dei tanti momenti di lunga attesa che caratterizzano la giornata odierna. Sono in aeroporto, aspettando la doppietta di aerei dopo la tripletta di treni.
A dire la verità, ora sono arrivato a Madrid e navigo con Skype.
Complicato arrivare a Malpensa, credo sia appena la terza volta, e sempre ho detto “mai più”. Questa volta però, consapevolmente, ho scelto il risparmio a scapito della comodità. Mi è parso un gesto doveroso nei confronti di chi finanzia il mio viaggio, interessandosi di quanto ho da dire sul procedere delle mie ricerche.
E già, perché la mia traversata verso Lima coincide con l'opportunità di partecipare attivamente a un convegno intitolato “Nuovi campi di ricerca nella storia delle istituzioni ecclesiastiche e del diritto canonico nel Vicereame del Perù (secoli XVI-XIX)”... così, tanto per raccontare quel che faccio quando non corro.
Ultimamente l'allenamento sta andando meglio, sto correndo con discreta continuità e dopo parecchio tempo ho anche fatto uscire la bicicletta dal garage. Bello, in bici. Approfittando della visita dei nonni che fanno compagnia a Mateja, ieri Chiara ed io abbiamo pedalato assieme un paio d'ore, da Rovereto verso Trento sulla ciclabile, condividendo parte dei km con gli amici Massimo&Rosa. Mi sono divertito, e ho anche faticato perché Chiara si è lanciata con fiero cipiglio a ritmi importanti. Abbiamo pure preso qualche goccia d'acqua, che lungo il fiume trova la sua sacrosanta collocazione.
Fedele alla mia fissazione del viaggiare comodo, me ne vado in Perù per una decina di giorni (viaggi compresi) armato del solo bagaglio a mano. Confido nelle lavanderie di Lima, ma ancor più nell'olio di gomito che mi aiuterà a lavare a mano le cose. Come le nonne.
Inciso. Sul quotidiano locale di oggi ho letto che: si è sfiorata la rissa tra chi libera il pesce rosso nella fontana e chi, fedele alla tradizione, proprio nella fontana vuole fare il bucato con il sapone di Marsiglia (che per i pesci non è propriamente mangime). Sono intervenuti i carabinieri, costretti a far valere la legge, che vieta di abbandonare animali! Una notizia così merita senza dubbio di essere esportata a Lima.
Tornando a noi: sia benedetto chi ha inventato la camicia che non si stira. Naturalmente, nel piccolo trolley non manca il necessaire per correre. E guadagnerò pure spazio per il ritorno, visto che le scarpe da asfalto sono finite. Per loro si tratta, letteralmente, dell'ultimo viaggio.
Ho letto che Lima è la città con il rapporto più alto tra abitanti e runners in tutta l'America Latina.
Ho letto anche che esiste un'agenzia che organizza tour turistici della città a passo di corsa, ma i prezzi purtroppo sono molto alti.
Un po' di tempo per capire da solo, con il necessario aiuto di piantine e consigli autoctoni, dove andare per macinare qualche km dovrebbe proprio esserci.
E dal momento che ho qui con me pure il portatile, cercherò di aggiornare il blog con il mio diario di viaggio.
¡Hasta muy pronto!

6 commenti:

  1. ottime premesse: tra lavoro e piacere mi sa che te la spassi davvero! buone corse sudamericane :-)

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  2. buen viaje amigo, espero ansioso tus crónicas peruanas

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  3. Doveroso portarsi le scarpe per una corsa. Visto che sei da quelle parti direi che l'off road s'ha da provare.
    Intanto fai buon viaggio.

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  4. davvero invidiabile, sia il luogo che le future corse...........qualche foto è gradita!!!

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  5. @ Vale - credo proprio che tu ci abbia preso
    @ Antonio - Gracias, amigo! Y te enviaré también el texto de mi ponencia
    @ Drugo - Grazie per l'augurio, ma rimango cittadino e sarà asfalto!
    @ Patty - Mi hai ricordato di prendere la macchinetta per il mio giro cittadino!
    @ Bicio - sono convinto che saranno buoni entrambi!

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