domenica 18 dicembre 2011

Quarantacinque minuti

Si ricomincia a correre con, più o meno, questo minutaggio.
Mi piace l'inverno, non odio certo il freddo, anzi. Stamattina sono uscito da casa che il termometro recitava - finalmente l'inverno è inverno - meno uno. E ho corso. 
Da qualche tempo a Rovereto hanno segnato dei percorsi cittadini "Rovereto con la corsa", o meglio: li hanno segnati con una certa elasticità, dimenticando qualche bivio e inserendo qualche attraversamento stradale eccentrico. Destinati forse più a chi conosce la cittadina di quanto non lo siano ai gitanti, i percorsi rimangono un'iniziativa molto bella. Ho seguito qualche freccia, unendo i puntini come facevo da bambino sulla Settimana Enigmistica e il risultato è stato un trequartidora di grande divertimento. Ho cercato di metterci anche qualche salita, ma forse è meglio riprendersi un po' di forma prima di insistere. Certi tratti che di solito faccio per iniziare a correre verso l'alto oggi mi sono sembrati la fine, più che il principio. Ma poco male.
L'influenza è passata, il viaggio argentino è archiviato e spero proprio di ricominciare con ordine. L'entusiasmo, quello, non manca mai.
Qualche giorno a Natale lo passo in Friuli: una visita al Carso si impone, spero nessuno si impegni a scipparmela. Perché i giorni saranno davvero "qualche" e niente più.
E qui in Trentino comincio a disegnare un circuito cittadino, che mi aiuti a preparare la prossima sfida, che spero sia una sei ore asfaltata. Per i trail lunghi un appuntamento in estate, uno in autunno. Non chiedo di più. Vorrei invece incrementare i trail corti, senza disdegnare le versioni ridotte delle grandi gare.
Di questa bella domenica mi rimane il gran gusto di correre al freddo, ché il gelo è un'altra cosa. 
E mi rimangono pure: una bella passeggiata con Matj e Chiara, il panino wurstel e crauti con birra, il necessario relax e l'indispensabile tepore casalingo (altrimenti sai che figata correre sottozero...), Mateja che dorme come un ghiro alle ore sbagliate.
Ci serviva, un fine settimana casalingo: eravamo davvero arrivati alla frutta. Ma dopo la frutta arriva il dolce, precisamente il dulce de leche che abbiamo cucinato. 

10 commenti:

  1. "mi rimane il gran gusto di correre al freddo"...
    una bella corsa, grazie
    agnese

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  2. Correre al freddo mi piace!Le prime falcate sono le più difficili ma poi la goduria del " non bollire" ti ripaga sempre.

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  3. @ Doublea - sono animale invernale... grazie a te!
    @ Emiliano - sottoscrivo, basta rompere il ghiaccio :-)

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  4. Bono el dulce de leche!!!!
    Certo che se "la parte più difficle della corsa è uscire di casa", in inverno questo diventa tremendamente attuale!

    Ps
    noi saremo nel Gemonese per capodanno!

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  5. Bono, bono! Noi invece a capodanno saremo roveretani: hai in programma qualche giretto friulano? Mandi

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  6. Bene per la ripresa !!
    Due cose, però, non le condivido:
    1) "minutaggio" ????????....che il soggiorno sud-americano ti abbia confuso "la palavra" ?? ;)
    2) Da quando il Carso arriva fino al Friuli ??

    Per il resto bene così, ci vediamo presto.

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  7. Eh Eh. Minutaggio è gergo da basket. Friuli è abbreviazione per Friuli Venezia Giulia, ci sto sempre attento ma questa volta mi è scappata!

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  8. "hai in programma qualche giretto friulano?"

    Mah... come al solito porterò il tutto e poi vedrò se si riesce a fare qualcosa :-)

    Mandi!

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  9. Ciao carissimo, è un po' che manco dal web ti faccio i miei auguroni per un 2012 pieno di trail!

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  10. @ Bicio - spero tu abbia sfruttato le occasioni
    @ Luca - bentornato! Auguroni anche a te, vado a leggermi il tuo ultimo post

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