domenica 24 aprile 2011

Se questo è asfalto...

... evviva l'asfalto!
Facciamo un passo indietro.
Sabato sera. Con l'aiuto del web disegno un percorso sui sentieri sopra Rovereto, convinto di partire all'alba della Pasqua, approfittando dell'abituale risveglio mattiniero della piccola Mateja. Lei però decide di scandire diversamente il tempo della sua nanna ed io accetto volentieri il regalo, crogiolandomi a letto un po' più del solito. Il programma di corsa, alla luce degli eventi, va rivisto in modo da farlo durare meno. Ho voglia di qualcosa che sia almeno un po' lungo e decido per la ciclabile verso nord: da Rovereto verso Trento, una ventina di km. Da neo-roveretano, questa parte della ciclabile l'ho percorsa poco, e ci voglio provare, dando ascolto ad un amico che me ne ha descritte le bellezze.
Bravo il Massimo, clever boy, ché la nord è davvero bella. Corro sulla striscia d'asfalto che costeggia l'Adige e lo risalgo. In mezzo ai vigneti, incontro alle montagne: davvero divertente! E poi non si può certo dire che il percorso sia piatto. Certo, non è montagna, ma tra vento e pendenze lievi il tutto è pure allenante. Faccio andare lo sguardo a ritmo di corsa lenta. Oggi niente GPS, solo il cardio per provare il ritmo del Raid che mi attende a Morbihan: battiti controllati, ogni 5 km un breve tratto al passo per bere acqua e sgranocchiare barrette ai cereali (strano pranzo pasquale). Piano piano, senza mai forzare proprio me la godo, con quella bella sensazione - che sarà pure falsa ma è davvero appagante - per cui credi di poter correre così fino alla fine di qualsiasi strada.
Su consiglio di Raffaella, ultratrailer sempre più esperta che spesso incontro, ho provato a legare il marsupio al contrario: borraccia davanti. Molto bene! Stabile e comodo, soprattutto per la mia schiena provata dal sollevamento Matj.
Su consiglio letto sul Forum di Spiritotrail, ho provato la bottiglia di Acqua Panna al posto della borraccia. Anche qui molto bene! Ermetica, comoda e capace di contenere 750ml al posto degli abituali 500ml, differenza che può sembrare da poco ma che tale non è.
Alla fin dei conti, se correre sull'asfalto significasse questo: immersi nella natura (anche se l'autostrada non è lontana, va detto), sui bordi di un bel fiume, senza la possibilità di incontrare macchine o veicoli a motore, a me andrebbe più che bene. E forse non è un caso se da due settimane vivo a Rovereto e, per ora, qui ho corso solo su ciclabile. Questo non vuol dire certo abbandonare i sentieri, ma solo godersela anche altrove!
Ecco, io stavo per pubblicare il post e Chiara mi torna a casa dalla sua corsa dicendo di aver "scoperto" un sentiero..., come non detto?   

6 commenti:

  1. Hai vicino una donna con più spirito d'avventura di te! per iniziare l'asfalto è comodo, non hai paura a perderti, ma presto i sentieri diventeranno conosciuti come le vostre tasche, mi sa!
    Buone corse a tutti e due ;-)

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  2. ti basta far spaziare lo sguardo per intuire che, a Rovereto, ci sono potenzialità enormi.
    ...e poi ti abitano vicino i 2 fratelli keniani:
    http://fratetack.blogspot.com/
    http://nick1271.blogspot.com/

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  3. Grazie della segnalazione: li tengo d'occhio

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  4. Passavo di qui per caso e mi hai messo proprio adosso la voglia di correre! E' una cosa che faccio spesso ma purtroppo su piccoli tratti visto che ho poca resistenza , ma piano piano sto cercando di migliorarmi...non era previsto , ma credo che andrò anche stasera quando tornerò dal lavoro! ^__-

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  5. Grazie, Selena: ispirare una corsa è una gran cosa!

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