A fare da contraltare all'amarezza che emerge dal mio ultimo post, oggi copio e incollo con piacere una storia che non ho scritto io. Coincidenza. Romano, mio fratello, mi ha chiesto ospitalità per far conoscere a chi non lo conosce di persona questo suo racconto di sport. Ne ha discusso con varie persone, a voce e in lettera (quella che leggerete) in varie sedi e ricordo qui, ancora una volta, uno dei suoi interlocutori più recenti: l'enorme giornalista di basket Sergio Tavcar. Ora è il momento di farsi da parte...
Mi chiamo Romano Ferlan, ho allenato la Castelvecchio Gradisca (squadra di basket in carrozzina) per nove anni e per tre ne sono stato il direttore tecnico. Mi sono ritirato definitivamente alla fine della stagione 2007/2008 e a distanza di due anni sento l'esigenza di raccontare la mia piccola storia.
1996/2008
La società è partita da zero (per intendersi: questa è una palla quelli sono canestri). Si è iscritta ad un campionato. Per otto mesi ha sempre perso o straperso. La stampa locale si toglieva dagli impicci con un atteggiamento accomodante: “bravi lo stesso”, “comunque vada avete già vinto” e via di questo passo.
Capitò un giorno che un giornalista finalmente si mettesse a fare il suo lavoro scrivendo un articolo intitolato: “Ennesima sconfitta della Castelvecchio”. *
Andai in palestra, radunai i ragazzi, feci vedere il giornale e dissi: “la nostra attività comincia oggi. Per la prima volta ci hanno trattato da atleti e siccome, a ragione, ci hanno definiti atleti scarsi, cerchiamo di dimostrare che scarsi non siamo e per farlo l’unico modo che conosco è quello di lavorare bene** (ovviamente il discorso valeva anche per me; appena possibile feci il corso allenatori a Roma, sostenni un esame, ottenni il patentino e continuai ad aggiornarmi con costanza).
A questo proposito ho sempre ritenuto che l'atleta in carrozzina ha gli stessi doveri di tutti gli altri atleti; ovvero deve tenersi in forma, allenarsi con costanza, mettersi e disposizione del gruppo. Inoltre, l'atleta in carrozzina è un esempio per tutti i portatori di handicap che vanno a vedere le partite. Vedere all'opera Andrea Pellegrini o Matteo Cavagnini (due statue di carne che si muovono con eleganza) è un'esperienza che definire formativa è riduttivo.
Dato che la società aveva deciso di "fare agonismo" in senso stretto, dissi anche, a scanso di equivoci, che lo sport AGONISTICO non ha niente a che fare con l’equità e se, ad esempio, un atleta è più bravo di un altro pur non allenandosi, io devo prenderne atto e mettere in campo sempre la squadra migliore possibile (è una semplificazione-ci sono
partite e partite) perchè il ruolo dell'allenatore è questo PER DEFINIZIONE). ***
Ora che la mia esperienza è da ritenersi esaurita, quando mi capita di vedere vecchi filmati e di paragonarli con le partite che vengono trasmesse in diretta televisiva ho la sensazione di vedere eventi agonistici appassionanti in cui le carrozzine sono solo strumenti.
* Anni dopo la Castelvecchio è stata per un periodo di cinque anni fra le prime sei squadre in Italia ed un nostro atleta (Fabio Bernardis) ha alzato la Coppa Europa come capitano della Nazionale.
** a mio modo di vedere apprendimento e divertimento vanno a braccetto
*** Ovviamente c’era anche chi veniva in palestra per stare in compagnia e pertanto si decise di organizzare tornei e amichevoli destinati a loro ed io feci del mio meglio, non sempre riuscendoci, per ottenere che tutti si sentissero coinvolti durante le sedute di allenamento.
Roberto Toso (il nostro Capitano per eccellenza) è in carrozzina da vent’anni ma quando entra in una stanza buia la illumina con il suo sorriso.
Beh,che dire,amo il basket in maniera viscerale,ho già pubblicato link sul basket in carrozzina,non mi ricordo tanti atleti normodotati illuminare stanze con il sorriso...bello,veramente bello
RispondiEliminaIl basket è uno sport che non mi ha mai appassionato, ed è raro perchè mi piace quasi tutto, però questa è l'ennesima riprova che se si vuole davvero una cosa, niente e nessuno può impedirlo, nemmeno un handicap...complimenti
RispondiEliminabel post. complimenti all'allenatore e alla sua squadra
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