martedì 9 marzo 2010

Maratonina di Gorizia / Il dopo gara

Dopo il fine settimana in riva all'Isonzo, sono rientrato all'Adige
accompagnato da pensieri e sensazioni, spesso ispirati dalla corsa.
Seduto su di un treno che non parte senza che nessuno ci dica il
perché, disgustato dalle vicende elettorali mi manca la voglia pure di
leggere un giornale, in viaggio verso un lavoro che malamente zoppica
rischiando di trascinarti giù con sè, vivo con una certa fatica il
ritorno alla routine.
Ma che bello, domenica, durante e dopo la maratonina, andarmene a
zonzo per quel confine un tempo tanto chiuso da essere sponsor di
ostilità diffuse. Tagliato il traguardo con la soddisfazione di cui
già ho scritto, abbiamo tagliato anche la frontiera, Chiara ed io
assieme all'amico Paolo, per mangiare comodi e ai sazietà nella
gostilna (trattoria) preferita. Un pomeriggio conviviale, sereno e
sorridente; poi una serata ancora godereccia in compagnia del Migliore
Amico fin dai tempi della prima elementare. Indubbiamente sono soffi
di nostalgia, ma ora il treno è partito, c'è l'Adige da risalire,
Trento da raggiungere e avanti. Stasera poi una bella pedalata, ché i
quadricipiti chiedono ancora di smaltire un poco le fatiche
dell'asfalto.

2 commenti:

  1. Commento che vale come P.S. - quando spedisco il post via mail salta completamente l'impaginazione.

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  2. In bocca al lupo x Parigi, fortunatamente ho ripreso, ci si rivedrà presto, un saluto a tutti e 3

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