giovedì 18 febbraio 2010

Diario

I giorni del dopo maratona sulla sabbia stanno trascorrendo, per muscoli e tendini, sorprendentemente sereni. Già lunedì lamentavo ben pochi fastidi; nulla a che vedere con quelle camminate incerte, gambe larghe come a trasportare un pannolino ripieno, tipiche del dopo asfalto. E per fortuna, dato che ho dovuto trottare in giro per la città.Martedì ancora meglio, solo il solito polpaccio destro indolenzito. Avrei voluto corricchiare un poco ma la giornata di lavoro troppo lunga e pesante mi ha fatto rientrare a Verona troppo tardi.Mercoledì invece il rientro normale mi ha consentito una seduta ciclo- ginnica. Poi "follia" notturna per vedere su NBA Tv i Toronto Raptors perdere al supplementare una partita creduta vinta 45 secondi prima del dovuto. Tecnicamente un bel vedere, peccato davvero l'orrido spreco. Un paio d'ore di sonno ed eccomi in treno verso Trento, dove mi aspetta una serie di documenti d'archivio da consultare. Questa sera il programma dice qualche km sull'asfalto, venerdì niente corsa e sabato una quindicina di km, zaino in spalla a continuare a provare il pieno carico per Parigi. Ho comprato un nuovo Quechua e sono curioso di testarlo. Domenica si chiude la settimana con mezza maratona di Verona a passo di Chiara.Sto scrivendo il post con un nuovo giocattolo tecnologico, quando trovo una linea wireless lo spedisco pure!

3 commenti:

  1. Di solito le persone che appaiono borderline sono le più meticolose

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  2. Tra le due cose, sono sicuramente molto meticoloso, non mi sento (ancora?) borderline; sarà perché ho conosciuto molte persone per le quali i confini sono davvero "oltre".
    Quanto al fisicaccio, tocco ferro, visto che adesso esco per un giretto.

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