Non scrivo da un sacco di tempo, purtroppo non leggo neppure (amici blogger) da un simile sacco. Non per mancanza di argomenti, né perché non ne abbia voglia. Mi è proprio mancato il tempo, oltre che per un certo periodo la connessione internet.
Sono dal 30 dicembre a Francoforte per un periodo di lavoro (molto bello) in Germania. Per quasi tutto il mese di gennaio Chiara e Mateja sono state con me. Ora ci arrangiamo con rientri da weekend per cercare di stare un po' assieme.
Oggi aspetto il superbowl e finalmente trovo il giusto feeling con la tastiera.
A Francoforte ci siamo goduti molto tempo assieme, noi tre.
Abbiamo visto divertentissimi scatti di crescita della duenne e mezzo, affascinata più che spaventata dalle tante novità, ivi compreso un enorme gorilla da zoo salutato con un "Ciao, golilla, leggi il mio libletto".
La notte di capodanno l'abbiamo festeggiata mangiando würstel e patate e bevendo birra (i grandi). Ci sembrava il giusto clima.
Abbiamo avuto giorni molto freddi e altri tiepidi, il sole praticamente non si vede mai. La città è molto vivibile, e per fortuna: con quel clima sarebbe davvero dura, se non fosse così ben organizzata e piena di idee. E già, perché essere pieni di idee significa avere sempre qualcosa da fare.
I bambini giocano all'aperto tra la neve e il gelo. Mateja con loro. Mai un raffreddore (i vestiti giusti li abbiamo comprati in loco). Quello è arrivato al rientro a Rovereto.
A Francoforte, naturalmente, lavoro. E godo di una bella opportunità davvero "globale". Ad esempio usare lo spagnolo come lingua comune in una riunione tedesca.
A Francoforte ho letto parecchio, dedicandomi all'ultimo trip della mia vita da storico: cosa e come si mangiava e si beveva nel 1500/1600; perché alcune cose sì e altre no; perché alcune cose si sono diffuse nel mondo e altre no. Ho letto anche un bellissimo giornale Trail Running, che continuerò a leggere per le sue proposte interessanti nello sforzarsi di mostrare come correre in un certo modo possa significare pensare uno stile di vita. E ho letto Lansdale. Lode e gloria al Kindle, che mi permette di avere un sacco di libri in quasi niente spazio.
Mentre ero a Francoforte "nelle librerie" è persino uscito un libro scritto da me. Pensavo succedesse prima, ma non conoscevo i tempi della distribuzione.
A Francoforte in principio ho corso molto poco, ma era previsto: stop di gennaio. Ora che sono rimasto solo ho ripreso, e sto valutando un giro completo della città cercando di toccare il maggior numero dei (tanti) parchi. Sto testando seriamente le Hoka.
Da Francoforte le cose che leggo accadere in Italia mi mettono tanta tristezza. Pensavo di riderci su, di dire che io prometto di vincere la Marathon des Sables, di scrivere il nuovo Cent'anni di solitudine, di giocare all'All Star Game NBA e via dicendo. Ma non mi faceva ridere. E naturalmente non ho i requisiti per votare all'estero.
A Francoforte ho visto Django Unchained e mi è piaciuto molto: la quintessenza dello spaghetti western fatta film. Gli spaghetti western sono una mia passione da un sacco di anni. E questa potrebbe essere una cosa tipo la quadratura del cerchio.
A Francoforte sto imparando un sacco di cose, e spero di continuare ad impararne un sacco in più quando tornerò a casa. Ai primi di marzo.
Comincia il superbowl.
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