... o Monteghello tutto attaccato, lo trovo scritto in entrambi i modi.
Alla ricerca di nuovi giri roveretani, quando porto a spasso Mateja con il passeggino comincio a spingere in salita e miro a sentieri da imboccare. Attaccato al Museo della Guerra mi imbatto in un segnale che recita: partenza del Giro del Monteghello, spiegato con cartina (che scoprirò sulle mie gambe essere piuttosto imprecisa).
Prima puntata. Martedì. Dopo il passeggino, parto da solo alle sette di sera. Salita ripida e molto breve, al primo bivio non c'è segnale, sbaglio, chiedo, torno sui miei passi, salgo ancora, chiedo informazioni e, ascoltando il suggerimento visto l'approssimarsi del buio e il necessario ingresso nel boschetto, torno a casa sulla strada già percorsa, perdendola anche. Un'oretta che mi mette addosso la voglia di completare il giro: pare promettente. Non mi convince la cartina: il dislivello (poco) indicato e i km (troppi) non corrispondono alle impressioni.
Seconda puntata. Giovedì. Per sciogliere i miei dubbi, spolvero il GPS e riparto alla luce del giorno. Trovo le giuste indicazioni, arrivo alla cima del monte e il dislivello segna 320D+ in tre km, una bella tirata che sono contento di aver corso sempre a per me ritmo soddisfacente. Comincio a scendere, manca qualche cartello ma comunque mi oriento. Il giro finisce troppo presto: 7km. Sono ingolosito, e parto per la ripetizione. Utile: oltre al fatto che mi diverto un mondo, riesco al terzo tentativo a memorizzare senza problemi il giro. E dalla vetta vedo il tetto di casetta nostra! Alla fine conto una quindicina di km abbondanti (perché c'è anche il riscaldamento e il defaticamento) e 600m, anche quelli abbondanti, di dislivello.
Terza puntata. Sabato. Sono qui con noi Erica&Max, amici di Trieste a godersi il fine settimana lungo. Volontari per portare a spasso Mateja e dunque il Giro del Monteghello lo faccio con Chiara! I 3km di ripida salita sono senza dubbio faticosi, e mogliettina si rammarica di non riuscire a correrli tutti: poco male, cerco di convincerla che è solo questione di tempo e di allenamento. O che non è questione di niente e l'importante è che sia bello. Ma appena la salita scende sotto il 10% di dislivello lei corre eccome. La mattinata è soleggiata, per fortuna: si guasterà solo nel pomeriggio. Arrivati in vetta ci godiamo il panorama, sgambettiamo in discesa. Finiamo il giro con grande gusto, raggiungiamo amici e figlia in parco e festeggiamo con abbondanti libagioni.
Eccolo, il primo giro montano della nuova residenza, un po' di asfalto ma non troppo. Avessi avuto un giro così a Verona, a disposizione a pochi minuti (a piedi da casa), mi sarei entusiasmato. Qui so che è, appunto, il primo ma non sarà certo l'ultimo. Riassumendo: ottimo allenamento che diverrà sempre più abituale... e già ho guardato alle possibili varianti. C'è da divertirsi.
Ciao,leggo che Rovereto sta iniziando a regalarti qualche piccola soddisfazione podistica.Se hai la possibilità sali fino a Folgaria e scopri i tanti sentieri che regala per " perdersi" nel verde.
RispondiEliminaCiao e buoni km!
I cambiamenti sono sempre positivi e pieni di sorprese, e chissà quante ancora!
RispondiEliminaBuone corse!
@ Emiliano - Folgaria è in agenda: l'ho conosciuta due anni fa alla Marcia dei Forti e il prossimo luglio di sicuro si replica!
RispondiElimina@ Agnese - non vedo l'ora di svoltare l'angolo e sorprendermi ancora :-)
Certo che all'inizio per scoprire nuove vie si perde un po' di tempo, ma quando tutto quadra sono soddisfazioni. Ti ci vedo bene a organizzare trail!
RispondiEliminaLuca (un passo dopo l'altro)
Organizzare qualche bel autogestito, queso sì! Quanto alle soddisfazioni, è proprio vero
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