Troppo stanco per dormire? Bloggo.
Nell'eccessivo calendario delle mie corse 2010 si è aggiunta l'Ecomaratona del Ventasso.
Al proposito di questa gara ho molte cose da dire, quindi le scrivo.
Organizzazione eccezionale (grazie anche per il pernotto gratuito), con il coinvolgimento di un intero paese e – cosa bellissima – di tanti bambini. Volontari, ristori, segnalazione del percorso, pre e dopo corsa, pasti: perfetto davvero. Complimenti.
Ho passato il sabato sera, la domenica mattina ed anche parte della corsa assieme ad amici di Spiritotrail e dintorni, divertendomi e scambiando opinioni e chiacchiere sulla nostra passione.
La corsa in sé. Reduce da un periodo di affaticamento, non avevo alcun obiettivo, se non quello di arrivare entro il tempo massimo: otto ore. Ho finito in sette e dieci, quindi ampiamente entro le previsioni. Sono stato sulle gambe molto tempo, forse troppo, cercando di tenere da parte le risorse che mi dovevano riportare a Verona in macchina (un paio d'ore e mezza) con una gestione tutto sommato oculata delle mie risorse. Ma il percorso, quello proprio non mi ha dato soddisfazione.
C'è stata una variazione introdotta quest'anno fatta apposta per raggiungere la vetta del Monte Ventasso: a mio avviso (sottolineo mio, sarò probabilmente una voce fuori dal coro) una forzatura. Sentiero gradinato per l'occasione, una tirata verticale spaccafiato e spezzagambe che per me corridore normale ha avuto solo la capacità di avvicinarmi ai crampi. Anche la discesa era brutta. In vetta poi molto freddo, quindi non consigliato fermarsi a riprendere le forze, e panorama zero, data la foschia (ma questo naturalmente non era prevedibile).
Poi una sfilza di saliscendi che ti impedisce di prendere il ritmo: se subito prima non ci fosse stata quella salita “scriteriata”, me li sarei goduti molto di più, avrei potuto dare soddisfazione alle gambe.
Ancora. Per aumentare il dislivello (credo che alla fine fossero circa 2.200 metri) ci hanno fatto rifare una decina di km, all'inizio e alla fine. Per aumentare il dislivello e per raggiungere i 42,195. Questa non era una novità; lo era per me che ero all'esordio in questa corsa. E qui mi chiedo: se si organizza un'ecomaratona, perché forzare su salite e sentieri, quando dovrebbe essere una sorta di prova di passaggio tra strada e trail? Se invece si vuole fare un trail, a che serve toccare ad ogni costo il chilometraggio maratona?
Io ho avuto i mie problemi ai polpacci, sono molto contento di come li ho affrontati ricacciandoli là da dove erano venuti e molto scontento di come si ripresentino così di frequente.
Anche tra i compagni di strada non ho trovato quella scanzonata passione tipica del trail. La chiacchiera, i commenti, le battute. A parte qualche sanissima eccezione (miei cari Dante e Gaggio, penso prima di tutto a voi), ho annusato un clima agonistico, che si concretizza nell'esempio di chi (a sette ore e dieci, tre ore e venti dopo il primo!) ha tagliato due curve per superarmi negli ultimi metri. E poi?
Purtroppo, alla fine dei conti, un'esperienza che dubito di ripetere. Per chiuderla con una battuta: tutto perfetto, tranne la gara.
Le foto sono qui.
ciao Caio
RispondiEliminacondivido il post e commenti sul percorso, era la mia terza Ventasso e non vi era alcun bisogno di aumentare il dislivello con la salita alla croce (con discesa sul crinale anche pericolosa visto i crampi di molti...).
Comunque l'ho anche detto a fine gara a Vincenzo/Rosi, i due organizzatori.
Fantastica invece l'organizzazione e la partecipazione della gente!
buone corse
Dario
Delusione delle aspettative... succede.
RispondiEliminaMe ne avevano parlato benissimo, e questo riscontro invece capovolge tutto. Sicuramente non è una corsa che prevedo di fare a breve! In ogni caso: complimenti, un'altra maratona sulle gambe, aria buona e ancora voglia di correre!
Il ricordo è di una bella gara e organizzata benissimo, peccato che x aumentare il dislivello scontentino tanti, è un'Ecomaratona non una Skyrace o Ultra, vedremo i commenti dei tanti cosa diranno, Caio domenica c'è una 21 Trail sulle nostre montagne, porta la mogliettina al mare, pensaci ciao
RispondiElimina@ Dario - c'è da capire se siamo noi la minoranza, ma credo che l'opinione vada espressa. Ribadisco: il coinvolgimento del paese è bellissimo davvero.
RispondiElimina@ Agnese - secondo me di gare simili ce ne sono di migliori. E grazie per i complimenti. La voglia di correre non manca.
@ MJ - fai bene a sentire anche altre voci, il mio è solo un punto di vista. Ho visto il vostro Trail: molto bello, ma io da sabato vado in ferie nelle montagne del Trentino.
Mò mitico il Caio
RispondiEliminaDai non essere troppo cattivo :- )
Io ho trovato la salita alla croce molto dura, ma altrettanto affascinante.... ammettilo vedere la fila indiana della gente che saliva era uno spettacolo... un po' meno dopo quando infila c'eravamo noi.
La tua opinione è rispettabile anche perchè ECOMARATONA è qualcosa di diverso dal TRAIL o no ? E tutto sommato subito così a secco fare una prova del genere può fare male per chi si avvicina al sentiero per la prima volta.
E' stato un piacere conoscerti di persona e ci torneremo ad incontrare tra fango e sudore molto presto. Grazie per le foto Caio
l'eco maratone del ventasso è una delle più belli ed affascinanti percorsi, certo faticoso, cosa ti aspettavi una passeggiata? ma certo chissà perchè si deve sempre criticare a tutti costi (forse è più facile). Ma ti sei reso conto di quella che si vedeva durante la salita al ventasso? o hai sempre camminato e corso con gli occhi fissi a terra?
RispondiElimina@ Dante, piacere mio conoscerti. Vedo che hai capito perefettamente quello che intendevo dire, pur avendo un'idea diversa. Spero si presenti presto l'occasione di condividere assieme un po' di strada.
RispondiEliminaPer il resto, ho espresso pacatamente la mia opinione, cosa che nel Paese dell'amore e della libertà ha un suo fattore di rischio. Anche per questo non si può sempre essere Felici.
Ciao Caio!
RispondiEliminaLo dico sempre, l'importante è seguire il proprio passo, del resto (la competizione) lasciamola agli altri.
Quello del Ventasso non è una ecomaratona, è proprio un vero trail, una volta passati i primi chilometri che si gira intorno a Busana.
Percorso difficile da correre, se non si è proprio preparati ad alto livello.
Io putroppo ho gestito male i rifornimenti, e sono rimasto fregato... non ce l'ho fatta a raggiungere la vetta, che era diventata il mio unico obiettivo, in quella condizione in cui mi avete trovato lungo il percorso..
E' vero, tosta quella salita, ma penso che raggiungere la vetta sia stata una bella soddisfazione.
Ed è stato bello vedere gli arrivi di coloro che, a pochi metri dal traguardo, prendevano la carrozzina col prorpio bimbo, o li prendevano dalle braccia delle proprie compagne, per attraversare il traguardo insieme.
E aspetterò di vederti così al traguardo, nel prossimo futuro!
Foto che ti ritrae
http://picasaweb.google.it/CorriGaggioCorri/EcomaratonaDelVentasso2010#5493042099140974258
@ Gaggio - grazie per le foto!
RispondiEliminaI nomi sono importanti: sapendo che è un trail, ci si prepara e gestisce in maniera diversa. Sono contento che tu e altri abbiate visto quello spirito allegro e non competitivo che io ho incontrato molto poco. Meglio così!
Mi dispiace che tu sia rimasto deluso dalla gara, pur ammettendo lo splendido contesto, magari appena smaltita la fatica andrai alla ricerca del modulo per l'iscrizione 2011 :)
RispondiEliminaLunghe corse!
@ Filippo - lunghe corse è un ottimo augurio, vedo di prenderti in parola. Il 2011 è così lontano...
RispondiEliminaciao caio , piacere sono lello un nuovo blogger , a quanto pare il ventasso ti ha deluso , pensa che io non l'ho mai corsa e avevo intrenzione il prossimo anno di farla , vedremo ........quest'anno ho corso la trieste marathon . bella
RispondiEliminaBenvenuto Lello, il piacere è mio. Sul Ventasso cercati anche altre opinioni: la mia credo sia di minoranza :) piaciuta Trieste, bene. È stata la mia prima, sono le mie terre
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