A volte proprio non mi capisco, non mi spiego l'incapacità di tenermi a freno che devo rilevare alla fine di alcune uscite, specie quelle su strada. Ieri ho deciso per una corsetta breve, 8 km di asfalto (lo evitavo da tempo, mi sono reso conto) su quello che era l'abituale percorso Lungadige veronese. Scricchiolii al ginocchio mi suggeriscono di indossare il tutore - e mi chiedo: come si comporterebbero le mie articolazioni senza tutti quegli anni di basket? Corro. Mi riscaldo un po' e poi decido di tenere un ritmo da 5' al km: per me non certo lento, ma neppure troppo veloce. Indosso perfino il GPS per autoregolamentarmi, e invece no... mi faccio prendere dall'entusiasmo e finisco il giro con troppo sensibile anticipo. Per fortuna il ginocchio non ne ha risentito, ma devo darmi una regolata e il modo migliore, come sempre, sarà lasciare l'asfalto e farsi dettare le regole d'ingaggio dal terreno trail.
Faccio il mio esordio sul tuo blog,da runners appassionato di basket come te,mi sembra d'aver letto.. unica differenza,io continuo sull'asfalto,comunque buone corse..
RispondiElimina@ insane Bentrovato! Nulla contro l'asfalto, il problema non è lui, ma il mio rapporto con lui. Ho dato un'occhiata al tuo blog: cuore Fortitudo significa amare il basket veramente. In bocca al lupo per il futuro. A rileggerci.
RispondiEliminaIn un mondo di runners i tuoi prossimi post sul tema basket avranno almeno la mia risposta.. ;))
RispondiEliminaFaccio anch'io il mio esordio sul tuo blog...finalmente!! Che dire..corri pure dove vuoi, quanto vuoi..ma ogni tanto corri anche da noi !!! :-)
RispondiEliminaStefano ...Alè Udin!!!