lunedì 5 novembre 2012

Carso lungo, zaino e trasferta

Vacanza allungata = Visita parenti = Carso. Molte altre cose in verità, ma qui mi soffermo su questa semplice catena. 
Avevo voglia di correre sul Carso, purtroppo senza la possibilità di organizzare (per ora) il Trail Autogestito che con l'aiuto di valenti amici ho messo in piedi negli ultimi due anni. Dopo una simpatica corsa serale in compagnia di Chiara il 1 novembre, è stato il turno del lungo settimanale. L'idea era quella di prendere comunque spunto dal percorso del TA, allungandolo il giusto con un'escursione verso il Carso monfalconese. Questa volta l'intenzione ha trovato piena realizzazione. Fatto il tratto iniziale di nuovo assieme a Chiara (viva la nonna), ho proseguito poi da solo dalle Alture di Polazzo verso Monfalcone, macinando i sassi del Carso, metro dopo metro, saliscendi dopo saliscendi, con una buona forma e una simpatica facilità di corsa. Dopo Monfalcone dietrofront verso Redipuglia, salita verso San Martino del Carso e discesa Poggio III Armata - Sagrado. Molto di noto, qualcosa di nuovo. Giornata splendida, tanto che per qualche tempo ho corso in tenuta primaverile. Terra  e sommacco già molto ma molto rossi, vedute limpide sul Golfo. 
Alla fine della corsa conto 32-33 km (avevo il garmin ma ha faticato moltissimo a trovare la linea) in 3h40 circa, pause rimirapaesaggio comprese.
Ho usato questo lungo per testare il mio nuovo zaino Olmo 5. Purtroppo c'è un grosso problema: lo zaino è perfetto, ciò rischia di fermare i miei acquisti compulsivi. Come farò? Veste benissimo, non preme sui lombi, scarica ottimamente il peso, due borracce da 750ml più possibilità di aggiungere una eventuale sacca idrica, spazio più che sufficiente per le mie esigenze trail. E adesso come sazio i miei deliri da acquisti di accessori di corsa? Senza tener conto che ho anche trovato le scarpe giuste per il mio piede!
Oggi invece sono arrivato a Roma, mi fermo fino venerdì per le mie ricerche. Questa sera ho provato una pessima corsetta, 40 minuti sui marciapiede senza trovare uno sputo di verde illuminato, come direbbe Tex Willer. Speriamo nel futuro. Altrimenti farò ripetute su rampe o scalini. Qualcosa mi invento.

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