giovedì 24 febbraio 2011

Urban Trail - Materiali

Dallo scorso fine settimana ho cercato di dare una svolta, abbandonando ogni idea di allenamento organizzato mi sono messo nell'ordine di idee: corri quando puoi, per quanto tempo puoi. Sta funzionando, sempre in versione urban trail: saliscendi, scalini, parchi e parchetti. Scritto questo, finisco la personale trilogia sul tema trail urbano con una riflessione su fondamenti e accessori.
Scarpe. Al momento sto andando avanti con quelle da strada (Saucony Pro Grid 3): finalmente ho trovato le mie scarpe, e non le mollerò facilmente.
Ho provato in parco le nuove scarpe da trail (Quechua Dawa Sherpa), ma sospendo il giudizio e non metto l'immagine: servirebbe far calpestare loro un po' di sentiero "serio". Rimango, per i percorsi misti asfalto sterrato non troppo tecnici, un discreto fan delle Kalenji Kapteren, che sono molto confortevoli ma hanno il difetto di sopportare pochi km. Io uso la versione per pronatori. 
Ma passiamo oltre le scarpe e veniamo alla mia passione compulsiva: tutto quello che serve per bere in corsa. Sarà perché non riesco a correre più di un'ora senza idratarmi, ma fin dai primi passi ho sviluppato una vera e propria passione per portaborraccia e sacche idriche.
La miglior cosa in assoluto l'ho trovata bighellonando al sostegno della mia mania in un negozio da runner a Stoccolma: il comodissimo portaborraccia della Haglofs
Molto stabile, fasciante, con le tasche capienti il giusto (ci sta anche il k-way) -  perfetto per un trail che non richieda una riserva idrica e di abbigliamento di scorta troppo sostanziosa. E se la richiede? Salendo di poco la scala dell'ingombro c'è l'ottimo zainetto Kalenji, o per cose lunghe il Diosaz 10 Quechua (sempre parrocchia Decathlon), che vedo sulle spalle di moltissimi trailer. Sono entrambi convincenti, non danno fastidio alle spalle, niente sfregamento, e il Diosaz ha anche il vantaggio dei laccetti portabastoncini. 
Finisco con la grande delusione: portaborraccia doppio Mini-Max III. L'ho messo una volta sola per un'uscita di poco più di due ore e l'ho trovato, purtroppo, davvero scomodo... sarà che non ho azzeccato l'allacciatura, sarà che i miei lombi a lui non si confanno, ma: fastidioso in salita, mi stringeva o si muoveva, del tutto instabile in discesa. E a forza di sballottamenti, la mia schiena ne ha un po' risentito. Riprovare? Conoscendomi, credo che lo farò.
Qualcuno è riuscito ad arrivare in fondo?




9 commenti:

  1. Io si, ci sono riuscito, anche se la parte che non riguarda l'asfalto(abitando in città) mi rimane difficile ...come il latino per capirci.

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  2. anch'io. e anch'io mi attengo alla parte che riguarda l'asfalto, come rb

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  3. proprio oggi, prima di cena, pensavo di fare un salto a Stoccolma :)
    post molto interessante, lo terrò nel cassetto

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  4. @ Gian Carlo e Nino - grazie per la pazienza. E per l'asfalto, ribadisco il gradimento totale per Saucony e Haglofs.
    @ Ciccò - Stoccolma è stupenda! Se hai l'occasione, non perderla. E grazie per l'interesse

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  5. Interessante questo post, è sempre utile conoscere le caratteristiche di attrezzatura che non si possiede da qualcuno che l'ha provata.

    Di Saucony sento parlare bene da molti, anche se mi risulta che si consumino in fretta, più velocemente della media (cioè non fai tanti chilometri).

    Ai portaborracce ci avevo pensato più volte, adesso so come indirizzarmi per una mia eventuale futura scelta (tempo fa ero tentato di prendermi un camel-bak....)

    Tutto bel e bon, ma fin chè non mi rimetto in sesto tutto ciò mi serve a poco, purtroppo....:(

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  6. Io mi sono appena comprato il Camelbak... bello. Avevo anche delle portaborrace, ma si muovevano troppo e quindi le ho cestinate scegliendo il Camelbak

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  7. @ Orzowei - grazie per l'interesse e in bocca al lupo per una grande ripresa. Speriamo che le Saucony tengano, se dovessi fare una scelta sola: Camel.
    @ Jason - benvenuto tra i commentatori. Come scritto sopra, il Camel è, secondo me, il top

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  8. Beh, in quanto alla tossicodipendenza da materiali posso annoverarmi nella schiera di quelli nel tunnel fino al collo !!, per la mia piccolissima esperienza posso quotarti positivamente per l'estate il camelbak octane, leggerissimo, proprio come non averlo (rumore di sciaqquio a parte), per la borraccia+marsupio i prodotti Nathan (Elite,Elite Plus,Trek), hanno un anello che facilita la presa alla borraccia e lo scomparto rigido che facilita l'operazione di riponimento.
    Per il marsupio "lombare" stavo tenedo d'occhio l' innov-8 Race Pro 4 con l'Hidratations Carrier (riserva d'acqua) ma il dubbio che avevo è proprio quello che dicevi tu cioè che alla fine si muova troppo per via del peso.....
    Dharma
    p.s. sto lentamente riprendendo a correre(era ora)

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  9. Prendo nota. E buona ripresa, lenta o veloce che sia, l'importante è che esista

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