Eccoci rientrati da un fine settimana lungo londinese.
Eccomi in procinto di ripartire domani mattina, destinazione Mar del Plata, via Buenos Aires.
A Londra siamo andati a vacanzare, Chiara, Mateja ed io. Siamo stati coccolati ospiti di Cristina, cugina di Chiara e cugina pure mia, da tanto ci troviamo allegramente in sintonia. Abbiamo passato tre giorni di relax, senza fare granché i turisti ma godendo della buona compagnia. Un posto nuovo però l'abbiamo visitato, Kingston, che mostrandosi di sfuggita attraverso la nebbia ha rivelato un aspetto davvero interessante. E poi in giro per i parchi, che è sempre un bel girare.
Mateja si è divertita, ha riso tanto e spesso, e si è pure guadagnata la definizione "a lot of work", copyright Fiona (coinquilina di Cristina), che detto per inciso cucina il miglior Banana Cake che io abbia mai mangiato. Mi farò dare la ricetta.
Insomma: pur adeguando i ritmi alla più piccola del gruppo, abbiamo avuto tutto il tempo per spassarcela. E per me è stata anche un'occasione per annusare il territorio che mi vedrà spettatore invasato delle prossime Olimpiadi. Non vedo l'ora.
Domani riparto, questa volta da solo, visto il motivo e la lunghezza del viaggio. Vado a Mar del Plata. Verona-Francoforte-Buenos Aires in aereo. Poi Mar del Plata in pullman. Perché? Perché in questa città argentina sull'Atlantico si svolge ogni anno un congresso di storici dell'età moderna. Ho inviato mesi fa la mia candidatura per presentare una relazione al congresso, è stata accettata e io vado a raccontare di gesuiti che viaggiano, predicano e insegnano. Vado ad ascoltare cosa si studia al di là dell'Oceano, a confrontare le mie ricerche con quelle di colleghi europei e sudamericani. Vado a conoscere cose e soprattuto persone. Vado a vedere un altro mondo, che mi interessa e incuriosisce tanto. Non avrò occasione di fare turismo, ma il mio lavoro mi piace talmente tanto che sarà molto divertente.
Parentesi corsa. Dopo il TA del Carso, mi sono fermato, anche per far sfiammare il piedino offeso dalle Salomon (ho comprato le Montrail Badrock, ottime sensazioni al TA). Pensavo di stoppare a lungo, evitando di portare le scarpe a Londra e Mar del Plata. Poi però a Londra Cristina si è offerta di accompagnare Mateja a fare un giro in passeggino, così che Chiara ed io potessimo correre assieme... e siccome non è che le scarpe proprio non le avessi... insomma, me le porto anche in Argentina. Tanto là è estate e il bagaglio è leggero.
E dopo il capolavoro dei Clash, io potrei cantare "London CORRING" a voce stonata.