lunedì 17 ottobre 2011

CormorNONultra

Mi sono fermato al cinquantaquattresimo km di un corsa che ne contava sessantasette abbondanti. Ho corso per quarantasette km e quasi solo camminato per sette.
Questo è quanto. Ma un po' ve lo racconto seduto sul treno che dal Friuli mi riporta in Trentino e armato di potenti mezzi tecnologici quali carta e matita.
Sono stato molto in dubbio e qui l'ho scritto già, sulla partecipazione alla Cormorultra. Ho deciso martedì di provarci, consapevole di non avere un allenamento adeguato ma desideroso di verificare la possibilità di superare gli ostacoli che si sarebbero inevitabilmente presentati lungo la via. Non è andata come speravo, ma sono ugulamente soddisfatto.
Prima di tutto ho conosciuto meglio Michele (lui sì che l'ha finita, e con gran ritmo!) e con lui ho condiviso i momenti pre e post gara, oltre che i primi 19km di corsa. Poi lui ha aumentato e io no. E' stato davvero un piacere e non vedo l'ora di correre allegramente insieme sul Carso.
Poi c'è stata l'opportunità di vivere un'atmosfera di festa, rinnovare incontri con passati compagni di sentieri.
Per quanto riguarda la corsa, credo proprio di aver fatto buone scelte. Ho corso ad un ritmo tranquillo, di certo alla mia portata. Mi sono fermato il tempo giusto ai ristori, a metà gara ho approfittato della possibilità di cambiarmi e prendere fiato. E allora, perché ritirato? Ho finito la benzina, improvvisamente, tra i km 47 e 48 e lì mi sono mancate le forze per continuare a correre. Al punto acqua del quarantottesimo ho detto: "Mi fermo". I volontari lì presenti mi hanno consigliato: vai al passo fino al prossimo ristoro, mangia e vedi come va. E' stato un buon consiglio. Ho soprattutto camminato fino al ristoro del cinquantaquattresimo: mancavano 13 km che camminando avrei potuto completare, viste le ore che avevo a disposizione per rimanere nel tempo massimo. Però avrei preso freddo (ero vestito per correre, mica per camminare), di caricare le gambe con un peso tutto sommato inutile e per loro immeritato. E siccome vorrei chiudere l'anno con un bel trail, ho scelto così.
Da un recente dibattito aperto sul bel forum di Distanceplus ci si confrontava su quanto, in un'ultramaratona, conti la testa, quanto le gambe. Credo che per rispondere serva una premessa: senza l'opportuno allenamento la domanda non si pone. Contano le gambe, se parliamo di correre e non di camminare. Che è un altra cosa, molta bella e appagante ma diversa. Ero conscio di avere una cinquantina di km nelle gambe, il resto, mi sono detto, lo metto di testa. Ho molta fiducia nella mia forza di volontà, ma questa volta non mi è bastata.
Ora so quello che devo fare, e lo farò. Dipenderà tutto da quanta strada sarò in grado di macinare: se poca, saranno trail brevi e corse a distanza maratona; se molta saranno ultra. 
Non ho fretta e ho molta voglia.

15 commenti:

  1. Grande!
    Bella prova di coraggio,non tutti provano sapendo che la benzina è poca.
    Sono d'accordo conte,la testa fa molto in una avventura come un trail lungo ,ma se non ci sono gambe......
    Ciao.

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  2. Queste gare non si possono inventare me ne sono reso conto io sui miei muscoli, ora vedo miglioramenti costanti, chiaramente non nella velocità son vecchio, ma per come arrivo e per come mi diverto.

    A mio parere conta per importanza:
    30% allenamento
    40 %testa dura
    30%sapersi alimentare bene che sembra facile ma io ci ho messo un pò io sono sempre autosufficiente per il cibo.

    Abbots way vieni con me ad affrontare i tuoi primi 125 km in allegria o quasi qualche smorfia ci sarà

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  3. penso che anche la testa conti in certe gare, certo il giusto allenamento ma non sempre si può correre a volte è necessario camminare e comunque senza convinzione, a parer mio, non si arriva da nessuna parte!
    A presto ;-)

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  4. @ Emiliano - Grazie. Penso che a volte un pizzico di irrazionalità ci vuole, l'importante è poi saperla gestire. Credi di esserci riuscito. Gambe, gambe, gambe.
    @ Dante - Ottimo appunto, quello sull'alimentazione. Ho sofferto molto l'assenza di cibo salato, ad esempio. Troppo lunga la Abbots per la mia attuale possibilità di allenamento.
    @ Patty - Tutto vero. Io penso di avercela avuta la convinzione, mancava qualcosa del resto :-) Spero proprio a presto, perché l'obiettivo adesso sono le Terre di Mezzo

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  5. Grazie per le belle parole, Caio.

    Avremo senz'altro la possibilità di calpestare altra terra assieme, il carso ci aspetta, sia per il TA, sia per il 79.

    m.

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  6. @ Ciccò - no no, erano solo 67 :-)))
    @ Michele - meritatissime e a presto per TA e 79, appena torno mi faccio vivo e stasera credo che mi regalerò una corsetta :-))

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  7. è stato audace esserti messo alla prova!
    ciao a presto!

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  8. Un consiglio che ho ricevuto e secondo me validissimo, .... se non stai proprio male, infortunio o altro, ma solo stanchezza non ci si dovrebbe ritirare mai, arrivare comunque anche camminando, ciao :-)

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  9. @ Vale - forse avevo bisogno di una tranvata per conoscermi meglio: va bene così

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  10. @ Giacomino - Intanto benvenuto e grazie. e poi: certo, ci ho pensato anch'io ma ho deciso di fermarmi per due motivi. Primo, si era alzato il vento e io non avevo abbigliamento adatto a camminare; secondo, ho in programma un trail tra tre settimane al quale tengo molto.

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  11. Mi trovi completamente d'accordo con quello che scrivi. La testa serve quando si è agli ultimi km e bisogna raschiare il fondo del barile. Ma quest'ultimo deve contenere le energie che derivano dagli allenamenti.
    Eh io che tempo le crisi prima dei 42 mannaggia!

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  12. @ Luca - da ieri ho ricominciato a mettere km sotto le suole: l'allenamento è una cosa seria, oltre che divertente. E buoni 42 a te!

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  13. @Caio: l'elemento cognitivo, la testa è ciò che conta, hai visto dove sono arrivata, il tuo momento per la cormorultra arriverà
    buone corse

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  14. Non sottovalutare i tuo km, Agnese! A presto

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