Sono passati due mesi abbondanti dall'arrivo a Berkeley e l'entusiasmo non si spegne. Sto imparando molto, e non mi riferisco solo alla storia delle Americhe. Quella è il motivo per cui sono qui, e il mio prossimo libro si sta giovando molto della trasferta. Si intitolerà "Bevute dell'Altro Mondo". Una storia dell'ubriachezza nelle Americhe in età moderna. Sto scrivendo con grande profitto e ormai già intravvedo l'ultima pagina, in tempo per cominciare a settembre la seconda fase della visita, quella dedicata più specificamente alla vita universitaria che allo studio solitario. Sto pedalando bene: la ricchezza della biblioteca universitaria contribuisce ad aprire la mente, ragionare su nuove idee e affinare le proprie conoscenze. Ho poi un sacco di persone da incontrare, qualcuno già ho conosciuto.
Da queste parti è rinato un amore che avevo anni fa, quello per la bicicletta, soppiantato dalla passione per la corsa ma evidentemente mai davvero sopito. Una delle tante cose belle di Berkeley è l'essere una città molto ciclabile. Dopo aver tanto ragionato su come spostarci (i mezzi pubblici esistono, vanno benissimo per andare a Oakland o San Francisco, ma non sono capillarmente distribuiti così come siamo abituati in Italia), aver pensato alla macchina compra-usa-rivendi e al noleggio abbiamo infine optato per la bici. Il problema però sono le tante salite, pure ripide, che ci troviamo qui: ce la farà Mateja? Certo che ce la farà, specie se riusciamo a comprarci un tandem, o meglio un cammellino al traino. E dopo qualche giorno di ricerca tra gli annunci e i mercatini dell'usato, eccolo qua:
E con questo aggeggio davvero ci godiamo i dintorni. Abbiamo già fatto parecchie miglia in giro per Berkeley.
Una delle cose che mi hanno detto di dover fare qui sono le ferie: i giorni vanno consumati nell'anno in corso, e mi pare più che giusto. In questi giorni sono appunto in ferie, prese per stare assieme a Mateja che dopo quattro settimane di centro estivo (due intervallo due) ha mostrato qualche segno di stanchezza. Ora l'inglese per lei sta diventando familiare, sempre più spesso quando le traduco qualcosa mi anticipa dicendo di aver capito. Ancora non parla, ma penso che potrebbe succedere presto.
Qualche gita californiana s'è fatta (Monterey), un'altra non californiana si farà a Seattle, ma per il resto le giornate di vacanza le spendiamo qui nei dintorni. Ne ho usate un paio per allenarmi e fare dei lunghi di 30 km nei parchi vicino casa. Sabato sono iscritto a una 50 km (Cinderella Trail Run), piuttosto pronto ritenevo di essere, almeno fino a quando, una settimana prima della gara non ho sentito indurirsi malamente la coscia. Niente da fare, ho provato dopo qualche giorno a corricchiare, ma al quarto passo ho capito che i miei muscoli hanno detto di no. Rinuncia obbligata dunque, e speriamo di riuscire a fare una maratona trail o una cinquanta a settembre/ottobre. Vediamo come riesco a recuperare. Per ora riposo e mi rimetto in sesto. Ancora non ho scoperto lo sport senza infortuni.
C'è lo sport guardato, è la stagione del baseball. Mi piace. Sono stato anche al Coliseum, lo stadio di Oakland a vedere gli Athletics perdere contro i Seattle Mariners. Cavolo, quanto mi piace andare allo stadio. E tra meno di un mese parte il football. Non immagino neanche cosa potrebbe essere di me quando inizierà pure la stagione del basket. Temo i miei weekend. Sono già informato sul calendario televisivo e mi accorgo che potrei sbronzarmi come durante le Olimpiadi, ma dovrò cercare di contenere il vizio, non dico restare sobrio, ma limitare il consumo alcolico. Ehm, il consumo sportivo. Ho letto talmente tante cose sulla storia degli ubriachi che il linguaggio ne risente. Le abitudini meno, nonostante la scoperta dell'ottima birra Lagunitas. Ma voi lo sapevate che nel 1600 in Inghilterra era diffusa l'abitudine di dare il rum ai neonati per aiutarli ad addormentarsi? Sempre meglio del sonnifero?
Federer ha vinto Wimbledon senza perdere un set. Volevo commentarlo, ma come si fa a trovare le parole?
Federer ha vinto Wimbledon senza perdere un set. Volevo commentarlo, ma come si fa a trovare le parole?