lunedì 15 febbraio 2010

Maratona sulla sabbia

Ho scritto questo post ieri in treno, ora lo riporto sul blog e condivido.
L'idea era quella di fare un lunghissimo utile alla preparazione dell'Eco Trail di Parigi. Alessio ed io, compagni di corsa, abbiamo optato per la Maratona sulla Sabbia di San Benedetto del Tronto. Ottima scelta, alla luce degli eventi. Per svariati motivi, noi due amiconi malati di trail, per di più in possesso di un ritmo simile, non eravamo ancora riusciti a condividere una corsa che non fosse di solo allenamento. Finalmente ce l'abbiamo fatta.
Partiti sabato mattina, lui da Brescia io da Verona, arriviamo a San Benedetto nel pomeriggio dopo parecchie ore di treno. Lì troviamo tutto organizzato a puntino: l'albergo a prezzo politico è bello e comodo, vicinissimo alla partenza. Pasta party ottimo e abbondante, consumato in allegra atmosfera. Per i più coraggiosi è disponibile il fritto misto di pesce. Io però sono pavido. Poi passeggiata sulla spiaggia a guardare con rispetto il campo giochi dell'indomani e a nanna presto. Non abbiamo un'idea chiara di quel che ci aspetta. Qualcuno più esperto di noi ci ha detto di calcolare trenta-quaranta minuti in più di una maratona su asfalto. Significato: cinque ore sarebbe un ottimo risultato.
I nostri timori sono legati a: polpaccio (io), bandelletta (Alessio). Si parte. Prendiamo un ritmo allegro; io uso il cardio e mi rendo conto di tenere bene un ritmo di poco inferiore ai sei al km. Alessio credo lo tenga anche meglio, secondo me stiamo esagerando, ma un minimo di eccesso ci può stare.
Intermezzo. La corsa corre su di un lungomare di 4 km che si fa prima all'andata, poi al ritorno. Temevamo fosse noioso, ma non lo è affatto. Il mare cambia ripetutamente il paesaggio e poi c'è la possibilità di salutare agli incroci compagni di strada incontrati ieri. C'è anche l'opportunità di farsi doppiare da miti della corsa come Marco Olmo. Il rumore del mare è bellissimo da ascoltare, meglio di qualsiasi Ipod. Il tempo è buono, solo negli ultimi due giri si alzerà un vento poco amico. La sabbia è quasi ovunque ben battuta, anche se rimane qualche tratto nel quale si slitta e si sprofonda. Volontari, organizzatori e passanti sono di una gentilezza squisita. 
Ai ristori ci fermiamo sempre: sono ogni quattro km e non manca nulla, anzi. Dopo i primi 15 km abbassiamo il ritmo, ma andiamo ancora in modo, per noi, stupefacente. Affaticamenti da dopo trentesimo ci consigliano una strategia di sopravvivenza che si rivelerà davvero azzeccata. Ovvero al passo nei brevi tratti di sabbia molle, di corsa in quelli battuti. Andiamo. Il passo è rallentato, ma non è affatto malvagio. Ultimo giro. Seguiamo scrupolosamente la strategia. Sento tirare il polpaccio, temo gli odiati crampi ma rimangono a casa loro; la bandelletta di Alessio è domata. Finisce, bella come il sole, la maratona sulla sabbia in quattro ore 36 minuti e spiccioli. E nel pacco gara anche ottime olive ascolane.
Alla simpatica fotografa della maratona, che in corsa ci chiedeva se avessimo fatto gli auguri alle morose, essendo giorno di San Valentino, Alessio ha risposto: "Siamo noi i morosi". Care spose, Livia e Chiara, per oggi lasciatecela passare! 

Aggiungo il link per le classifiche.

8 commenti:

  1. l'idea di dover faer lo stesso percorso per ben 5 volte non entisiasma, invece dal tuo commento non sembra sia stato noioso e poi ci sono le olive all'ascolana.....
    complimenti.

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  2. ho un amico che praticamente non ne salta un'edizione... ottimo anche il contorno.....

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  3. Complimenti, è sempre una maratona, poi sulla sabbia, ottimo allenamento PER pARIGI, peccato non essere presente, ciao

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  4. Grazie per i complimenti, anche a chi me li ha trasmessi per altra via. La sorpresa più grande è il recupero: mai stato così bene nei giorni immediatamente successivi una 42,195.

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  5. grande Caio .......complimenti ..tzi na bestia(trad. sei un portento!! uno forte)COMPLIMENTI Ciao

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  6. Grazie Mercurio, ma per ora mi ritengo appena un cucciolo. Se poi cresco e divento una bestia te lo faccio sapere :)

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  7. Stufo della corsa in riva al mare, martedì mi sono trasferito sul Carso. 45 min di saliscendi in mezzo ai boschi tra trincee della I Guerra Mondiale e resti di appostamenti della guerra fredda... e in lontananza gli schiamazzi del Carnevale monfalconese. Mandi

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  8. Grande Cris! Vedo nascere in te promettenti vagiti Trail. Quando torno in Friul ci facciamo un giro assieme

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